Doom Patrol 2: La recensione della nuova stagione
Amazon Prime Video non vuole passare inosservata in questo pandemico autunno e, come già fatto in precedenza, affianca agli antieroi di The Boys, il surreale e quantomai improbabile gruppo protagonista di Doom Patrol, nato da un fumetto DC Comics. Questa la nostra recensione.
TRAMA. Salvati, se così si può dire, dallo scarafaggio che li ha inghiottiti nel finale della prima stagione, i nostri eroi si trovano ad affrontare problemi giganteschi come, finora, non era mai capitato loro. Infatti, tutti, con l’unica eccezione di Larry (Matt Bomer), si ritrovano ancora di dimensioni ridotte. Ecco quindi che Cliff Steel (Brendan Fraser) si trova a suddividersi fra folli corse sulla pista per macchinine ed una spietata caccia ai ratti della casa di Chief (Timothy Dalton). Quest’ultimo, intanto, cerca una cura per tornare alle dimensioni originali mentre sorveglia sua figlia Dorothy (Abigail Shapiro) prima che le sue capacità di evocare presenze demoniache prendano il sopravvento sulla bambina scimmia, come viene definita nel flashback del primo episodio ambientato nel 1927. La squadra dovrà combattere con i propri demoni interiori in questa succulenta e sgangherata stagione mentre, come al solito, un evento catastrofico, legato a doppio taglio alla loro strana e disomogenea famiglia, potrebbe decretare lo sterminio della razza umana.
Nove storie suddivise in altrettanti episodi per percorrere la strada di mattoni gialli che porterà Dorothy ed il suo variegato circo di amici a scontrarsi con l’ennesima apocalisse.
Commento. Doom Patrol si conferma ancora una volta una bellissima serie pregna di strane e strampalate avventure in pieno stile fumettistico. Ottima la scelta di comprimere gli eventi in soli nove episodi. Tutti carichi di emozioni e mai noiosi con momenti di autoironia dei personaggi ancora più marcata nei parodistici remake delle serie televisive anni ’60 e ’70.
Doom Patrol è un piacere per gli occhi ed un ottimo elemento di rottura con il mondo DC Comics, come ad esempio Titans di cui è spin-off. Visivamente perfetta paga forse lo scotto di essere troppo al di fuori degli schemi. Le atmosfere, al limite dell’inverosimile e la completa mancanza di un qualsiasi riferimento tecnico scientifico, fanno si che la serie sia sempre in bilico tra lo Sci-Fi ed il demenziale, con molti richiami al Batman televisivo di Adam West.
Nonostante quanto detto finora, comunque, Doom Patrol riesce a trovare dei momenti intensi di introspezione ed analisi dei personaggi e delle scelte che, in alcuni casi, hanno dovuto compiere con sacrifici spesso incalcolabili.
Quest’anno, avendo già affrontato la Doom-Genesi, si è riuscito a dare spazio ad altri aspetti che permettono di capire il carattere che i protagonisti hanno nel nuovo millennio. Buono, quindi, il lavoro di approfondimento fatto dagli story writer, primo fra tutti Jeremy Carver e dai registi che alternativamente si sono seduti dietro la macchina da presa.
Ottimo l’inserimento nel cast di Doom Patrol della quasi debuttante Abigail Shapiro che recita nel ruolo di Dorothy, figlia di Chief. La ventenne di Tampa è al suo primo ruolo importante e, per di più, in una serie di successo. Molto probabilmente l’aver avuto modo di recitare al fianco di attori esperti, come Fraser e Dalton, le ha dato modo di inserirsi senza patire troppo l’inesperienza recitativa.
Bene comunque tutti gli attori con la conferma di Diane Guerrero nel camaleontico ruolo di Crazy Jane. Sono ben 64 le sfumature che l’attrice deve riportare in questa nuova stagione di Doom Patrol. Quando la scena entra nel suo subconscio ogni personalità è interpretata da una differente attrice ma quando usciamo dalla testa di Jane allora è la Guerrero che deve costruire ogni volta un personaggio diverso con un diverso modo di recitare ed una diversa presenza scenica da portare in campo. Brava. Maturata e migliorata da Orange Is The New Black ad oggi.
Spettacolare la colonna sonora che riesce sempre ad avere il ritmo giusto, garantendo un timing perfetto ad ogni scena. La fotografia con toni particolarmente accesi tende a spostare ancor più maggiormente la scena fuori da un piano reale, dando al tutto un’atmosfera molto simile ai dipinti di Edward Hopper.
La terza stagione di Doom Patrol si farà, non si possono avere ancora le date certe, causa Covid, ma il sentore è quello che Mr. Nobody (Alan Tudyk) possa tornare.
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