Il cinema, o almeno quello di una volta, era costituito da abili artigiani che con le loro abilità e maestrie hanno reso quest’arte anche un’arte manuale, oltre che intellettuale. Proprio di questi artigiani faceva parte Kit West, morto sabato nella sua casa a Londra all’età di 80 anni, e vincitore dell’Oscar per gli effetti speciali in I predatori dell’Arca Perduta di Steven Spielberg, condiviso insieme a Richard Edlund, Bruce Nicholson e Joe Johnston
Nato a Londra, West ha iniziato la sua carriera nel cinema come assistente alla macchina da presa per la società documentaristica Realist Film Unit. Dopo due anni nell’esercito britannico, West divenne il cameraman per una società di effetti speciali di proprietà di Les Bowie (il quale lavorò per 2001: Odissea nello spazio) e iniziò a lavorare per i film all’inizio degli anni Sessanta.
West ricevette nominations all’Oscar anche per i suoi lavori in Piramide di paura (1985) di Barry Levinson e per Dragonheart (1996) di Rob Cohen, ma da ricordare è anche il suo lavoro per Il ritorno dello Jedi (1983) facente parte della prima trilogia di Star Wars. Lavorò nuovamente con Spielberg nel 1987 per L’impero del Sole.
Fonte: THR
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