Questa è la nostra recensione del film Divines, prodotto da Netflix nel 2016 e diretto da Honda Benyamina.
Ambientato nel B-side di una Francia tanto insolita quanto maledetta questo film racconta la storia di Dunia (Oulaya Amamra), una giovane ragazza che vive in un campo rom in una delle periferie di Parigi con sua madre e sua zia. Dunia, stanca ed esasperata della situazione precaria in cui vive, ha solo un pensiero in mente: diventare ricca sfondata. Per farlo, deciderà insieme alla sua divertente e inseparabile amica Maimouna (Déborah Lukumuena) di iniziare a lavorare per Rebecca (Jisca Kalvanda), una spacciatrice di droga molto rispettata nel quartiere in cui la protagonista vive. Dopo un lungo, faticoso e travagliato periodo di prova, Dunia riesce a guadagnarsi il rispetto e la stima di Rebecca, la quale le affiderà un compito tanto importante quanto pericoloso.
La storia si ramifica in più situazioni mettendo in evidenza i dubbi, le insicurezze e la voglia di cambiare vita di una ragazza tanto testarda quanto determinata a raggiungere i suoi obbiettivi e pronta a tutto fuorché una cosa: tradire l’unica persona a cui tiene. Ottenuto il premio Caméra d’oro lo scorso anno al Festival di Cannes, Divines ha letteralmente sorpreso per i talento di Honda Benyamina, consacrato con questo suo primo lungometraggio, la quale si prospetta come una delle registe emergenti più interessanti della scena francese (e non).
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