Giurato numero 2 | Recensione del film di Clint Eastwood
L’inossidabile Clint Eastwood torna dietro la macchina da presa per dirigere Giurato numero 2, thriller ad alto impatto emotivo. Nicholas Hoult e Toni Collette sono i protagonisti di questo crudo spaccato di giustizia a stelle e strisce. Questa la nostra recensione.
Justin (Nicholas Hoult) e Ally Kemp (Zoey Deutch) sono in dolce attesa, e poco prima del parto l’uomo viene convocato come giurato nel processo che vede coinvolto James Michael Sythe (Gabriel Basso) come principale indiziato dell’omicidio della propria ragazza avvenuto l’anno precedente. Durante il processo, però, Justin scopre di essere stato lui ad aver ucciso la donna. Che cosa deciderà di fare ora?
- Giurato numero 2 | Il Commento
Fortunatamente abbiamo un oramai novantaquattrenne Clint Eastwood che mal si cala nel ruolo di pensionato. Il regista statunitense, non pago di quanto fatto finora in carriera, si mette nuovamente in gioco e dirige magistralmente il suo 42° film. Ed il risultato sembra ancora una volta ottimo: la pellicola, anche se scorre lenta in alcuni passaggi, è di fatto intrigante, e riesce a incuriosire lo spettatore tenendolo in tensione fino all’epilogo.
I toni sono sempre solenni ma mai pesanti, e per l’intera durata non viene mai dato spazio a note di alleggerimento, cosicché lo spettatore è lui stesso chiamato a recitare il ruolo di giurato, cercando di capire quale sia il metro di giudizio da applicare a questo caso. Quali saranno le scelte del procuratore interpretato da Toni Collette e quali quelle di Nicholas Hoult non sarà dato saperlo fino all’ultima, drammatica, inquadratura.
Una fotografia calda porta il pubblico all’interno di un’aula di tribunale in cui si respira tutta la tensione legata al delitto. Immagini crude e devastanti portano lo spettatore a rivivere i ricordi dei protagonisti spostando il focus sul punto di vista e sui dilemmi che accompagnano ognuno di loro, da Hoult a Collette, senza risparmiare i drammi intimi di ognuno.
Il rapporto tra Nicholas Hoult e Toni Collette è il perno su cui Eastwood basa il racconto di Giurato numero 2. A riempire gli spazi vuoti, un cast d’eccezione che supporta i protagonisti, si va da J. K. Simmons a Kiefer Sutherland passando per Chris Messina. Ognuno dei personaggi interpretati da questi straordinari interpreti riesce ad arricchire e a dare spessore ad una vicenda che non devia mai dal dramma che racconta.
Un’ultima nota la vogliamo dedicare a Clint Eastwood, un’artista a tutto tondo che si è ispirato al suo modo di fare regia ai grandi del passato, Sergio Leone in primis, e che è diventato esso stesso un grande. Ha saputo raccontare i vizi dell’America attraverso 70 anni di film che lo hanno visto protagonista, prima come attore e poi come regista. Un regista che non ha ceduto alla modernità del cinema ma che ha saputo raccontare con cruda realtà il mondo che lo circondava e che lui vede attraverso i suoi occhi di ghiaccio. Mito!
Giurato numero 2 è da oggi distribuito nelle sale italiane sotto il marchio Warner Bros.
Giurato numero 2 | Recensione del film di Clint Eastwood
Regista: Clint Eastwood
Data di creazione: 2024-11-14 10:03
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