Halo S2, la recensione della seconda stagione

Halo S2: recensione della seconda stagione della serie tv

Su Paramount+ si è appena conclusa la seconda stagione di Halo, la serie Sci-Fi ispirata all’omonimo videogame. Pablo Schreiber torna ad indossare la corazza di Master Chief. Questa è la recensione.

Nei nuovi episodi John (Pablo Schreiber) e Cortana vengono separati e lo Spartan fatica, non poco, a superare il distacco e la nuova gestione del domando all’UNSC. Il Silver Team viene inviato su Sanctuary per evacuare gli abitanti durante un attacco dei Covenant. Master Chief sembra avere delle visioni che lo porteranno ad essere messo ai margini del progetto Spartan. Intanto, la corsa per raggiungere Halo si fa sempre più pericolosa e chiederà un tributo sempre maggiore tra le vite di entrambe le fazioni in lotta.

Halo S2: il commento.

È complicato parlare di questa stagione senza incorrere in spoiler più o meno volontari ed è nostra intenzione evitarli. Halo S2 è ricca di eventi che si susseguono repentinamente in ogni episodio, evitando momenti di noia o di contemplazione – salvo quelli relativi alle profezie – e dando forza e azione alla narrazione che non tende mai a rallentare. Anche l’epilogo è avvincente e sposta l’attenzione alla prossima stagione che, però, non ha ancora una data di uscita certa anche se è sicuro che Paramount+ non voglia far passare molto tempo.

Lo stile narrativo dietro la seconda stagione di Halo continua da dove si era fermato negli episodi precedenti, ed è apprezzabile lo sforzo fatto dagli showrunners Kyle Killen e Steven Kane nel rendere la serie un prodotto godibile anche da chi è digiuno del videogame da cui è tratta.

Gli otto episodi – di durata compresa tra i 45 e i 60 minuti – offrono un racconto Sci-Fi in chiave militare di ottima fattura che non annoia, neppure quando l’azione sembra latitare. Buono il lavoro svolto dai quattro registi chiamati a sedersi dietro la macchina da presa, così come ottima risulta la realizzazione delle scene di lotta spaziale vissute in prima persona, con la fatica, l’ansia e la paura dei personaggi trasmesse perfettamente allo spettatore, come si trattasse di una sessione di gioco con un visore VR.

A nostro avviso Halo è sempre più lanciata nel firmamento delle serie tv di fantascienza riuscendo ad ampliare il proprio target di riferimento, e questo anche grazie ad un cast affiatato con primari e comprimari ben amalgamati tra loro. A tal proposito, Pablo Schreiber continua nel suo importante lavoro di maturazione recitativa spingendo il suo Master Chief verso un profondo limite emotivo. Da segnalare, inoltre, le performance di Shabana Azmi, Kate Kennedy e Charlie Murphy.

Halo S2: in conclusione

Nonostante qualche passaggio a vuoto dislocato nel corso delle prime due stagioni, il lavoro svolto fino ad oggi per adattare il videogame Halo è stato di pregevole fattura, e l’impressione è che si può ancora migliorare. In attesa di novità dalla terza stagione!

Halo S2
halo s2 la recensione

Regista: Kyle Killen e Steven Kane

Data di creazione: 2024-03-25 10:23


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