[I consigli di Vantini] Per il weekend ci sono Captain Fantastic e E’ solo la fine del mondo
Mercoledì speciale quello di oggi perché prefestivo e durante il quale si possono vedere nuove uscite come Captain Fantastic, E’ solo la fine del mondo e Non c’è più religione.
Presentato con successo a Cannes dove ha vinto il premio per la miglior regia all’interno della sezione Un Certain Regard, e a Roma dove ha vinto il premio del pubblico come miglior film, Captain Fantastic di Matt Ross (qui la nostra recensione) è una delle sorprese di questa stagione. Interpretato da Viggo Mortensen, il film ha come protagonista un padre che vive con moglie e figli nelle foreste del Pacifico nord-occidentale isolato da tutto e da tutti. Quando una tragedia colpirà duro, dovrà affrontare insieme ai figli il mondo esterno.
Di Xavier Dolan è stato detto molto e il suo ultimo film, E’ solo la fine del mondo (Juste la fin du monde, qui la recensione) ha vinto il Grand Prix della Giuria a Cannes, ma ha spaccato in due la critica. La storia è quella di uno scrittore malato terminale che torna dopo 12 anni dalla sua famiglia per rivelare la morte imminente, generando le reazioni più disparate. Lo stile è quello tipico di Dolan, che, piaccia o non piaccia, è unico e personale.
Sul fronte eccone arrivare ben quattro, di cui una italiana. La prima è Babbo Bastardo 2 (Bad Santa 2) di Mark Waters, seguito del cult nuovamente interpretato da Billy Bob Thornton nei panni di un ladro vestito da Santa Claus dedito all’alcol e alla parolaccia facile. Certo, l’originale era “patrocinato” dai Fratelli Coen, questo no.
La seconda commedia è La Festa prima delle Feste (Office Christmas Party) di Josh Gordon e Will Speck (qui la recensione), in cui un amministratore delegato decide di chiudere la filiale gestita dal fratello scapestrato, ma quest’ultimo organizza una festa di Natale per far colpo su un potenziale cliente e concludere una vendita che potrebbe salvare i posti di lavoro degli impiegati.
Kevin Spacey torna al cinema nei panni di…un gatto. Una vita da gatto (Nine Lives, qui la recensione), di Barry Sonnenfeld ha come protagonista un miliardario che trascura la moglie la figlia. Deciso a regalare alla piccola un gatto ma, restando vittima di un incidente, si risveglierà proprio nei panni del gatto appena acquistato. La trama non è nuova e la domanda sorge spontanea: è lo stesso Kevin Spacey che ha vinto gli Oscar per I soliti sospetti e American Beauty?
La commedia italiana (non “all’italiana”) torna con Non c’è più religione di Luca Miniero con Claudio Bisio e Alessandro Gassmann in cui il presepe vivente di un piccolo paesino del Mediterraneo rimane senza Gesù Bambino perché troppo cresciuto, ma nel paese non nascono più bambini; il sindaco deve quindi chiedere aiuto alla comunità di tunisini residente sull’isola i cui rapporti, però, non sono idilliaci.
Finiamo con l’horror Shut In diretto da Farren Blackburn e interpretato da Naomi Watts e Jacob Tremblay in cui una psicologa infantile deve badare al figlio ridotto allo stato vegetativo. Uno dei suoi pazienti, però, scompare e lei comincia a avvertire strani fenomeni. Horror paranormale con il piccolo Tremblay relegato al ruolo di bambino problematico: funzionò in Room, meno in Somnia, e forse è arrivato il momento di fargli fare qualcosa di diverso.
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