Un weekend (quasi) tutto italiano. Strano, ma vero. Tra i film in uscita oggi, ben cinque sono di produzione nostrana, a rimarcare la volontà di proporre al pubblico una varietà di generi che sconfini dalla commedia verso qualcosa di inesplorato o comunque di inusuale, a cominciare da Fiore, il film di Claudio Genovesi interpretato da Valerio Mastandrea e Daphne Scoccia che al Festival di Cannes ha riscosso il plauso unanime di critica e pubblico.
In Fiore, Daphne è una minorenne che si trova in prigione a seguito di una rapina. Qui s’innamora di Josh, anche lui un giovane rapinatore. Le regole del carcere vietano a maschi e femmine di potersi incontrare, perciò il loro amore è vissuto attraverso sguardi da una cella all’altra, attraverso le sbarre. Un film dolente ed emozionante che il pubblico italiano dovrebbe guardare con ammirazione e partecipazione.
Era d’estate, di Fiorella Infascelli, racconta e racconta del periodo di convivenza all’Asinara nel 1985 tra i giudici Paolo Borsellino e Giovanni Falcone (interpretati da Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello) e le rispettive famiglie, trasferiti sul posto a causa della minaccia di un attentato da parte dei membri di Cosa Nostra. Non è la prima volta (e non sarà l’ultima) che il nostro cinema tratta l’argomento mafia, ma stavolta lo sguardo è diverso, tratteggiando una situazione poco conosciuta e poco raccontata per mettere in evidenza l’aspetto umano di due uomini che hanno lottato con tutte le loro forze contro un male perenne.
Cambio di genere. Il traduttore di Massimo Natale, interpretato da Claudia Gerini, è un thriller che vede l’attrice nei panni di una donna che si avvale dell’aiuto di Andrei, uno studente universitario di lingue per tradurre il diario del marito tedesco recentemente scomparso; il ragazzo si troverà catapultato in un mondo che non aveva mai potuto immaginare. Il thriller è un genere che in Italia non ha mai fatto faville; vedremo se questa volta la questione sarà diversa.
Un ruolo inedito per Christian De Sica in Fraulein- una fiaba d’inverno, diretto da Caterina Carone. Nel film, De Sica interpreta un uomo dall’atteggiamento infantile che entra nell’hotel di Regina, una zitella scontrosa. A causa di una tempesta solare che causa blackout e sbalzi di corrente, i due si trovano costretti a una convivenza forzata. Un soggetto particolare che può essere una buona occasione per l’attore romano di dimostrare di essere in grado di sostenere ruoli che fuoriescano dai canoni della commedia e del trash; c’è solo da sperare che il pubblico se ne accorga.
Concludiamo la panoramica sui film italiani con Una nobile causa, diretto da Emilio Briguglio e interpretato da Antonio Catania, Roberto Citran, Rossella Infanti e Francesca Reggiani. Gloria è un’incallita giocatrice che ha vinto un milione di euro alle slot machine ma la sua famiglia teme che possa sperperare tutto il denaro; Alvise Fantin è anch’esso affetto da ludopatia ma è anche un truffatore che deve risarcire un padre e una figlia sue vittime. Entrambi sono in cura dal dottor Aloisi, specializzato nella cura del gioco d’azzardo. Con i toni della commedia, il film vuole parlare di una piaga sociale che affligge sempre più persone al giorno d’oggi: che sia un ritorno alla commedia all’italiana post- Virzì?
Passiamo agli Stati Uniti da cui è già giunto Alice attraverso lo specchio, il sequel diretto da James Bobin del già mediocre Alice in Wonderland di Tim Burton. In questo secondo film, Alice deve compiere – letteralmente – una corsa contro il Tempo per salavare il Cappellaio Matto che ha perso la sua Moltezza; per farlo deve recuperare la Cronosfera, oggetto posseduto dal Grande Orologio che regola lo scorrere del tempo. Bobin non è Burton, ci mancherebbe, ma il film sembra più un collage di colori ed effetti speciali e sembra non cogliere lo spirito goliardico e ironico che Lewis Carroll ha inserito nei suoi romanzi. Un blockbuster, niente di più e niente di meno.
Per gli amanti dell’horror arriva Somnia che vede il ritorno alla regia di Mike Flanagan dopo l’ottimo Oculus in cui una coppia, dopo la perdita del figlio, adottano il piccolo Cody. Il piccolo, però, nasconde un segreto che gli impedisce di addormentarsi serenamente; i suoi incubi, infatti, si manifestano realmente mentre dorme. Un soggetto interessante che, nelle mani di Flanagan, può trasformarsi in un gioiello, ammesso che le promesse fatte con Oculus siano state mantenute.
Infine, torniamo da dove siamo partiti, ovvero al Festival di Cannes dove è stato presentato, in concorso, Julieta, l’ultimo film di Pedro Almodòvar di cui potete leggere la nostra recensione qui. Per stuzzicare ulteriormente la vostra curiosità, vi invitiamo a vedere la clip qui di seguito tratta dal film.
[youtube]https://youtu.be/hD_cMEhTUcs[/youtube]
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