I due Papi: Recensione del nuovo film Netflix
Dal 20 dicembre è disponibile sul catalogo Netflix il film I Due Papi, con Anthony Hopkins e Jonathan Pryce nei panni rispettivamente di Benedetto XVI e di Francesco I. Ecco la recensione di questo prodotto acclamato dalla critica.
LA TRAMA – Anno Domini 2013: Joseph Ratzinger, divenuto papa Benedetto XVI nel 2005 a seguito della morte di Giovanni Paolo II, si sente troppo stanco e malandato per portare avanti la missione di successore di San Pietro. Così, con una decisione senza precedenti decide di ritirarsi e di affidare la chiesa Cattolica ad un cardinale che aveva sempre detestato. Si tratta dell’arcivescovo di Buenos Aires, un certo Jorge Bergoglio…
IL COMMENTO – Quando ho appreso la notizia che ci sarebbe stato il quarto film su papa Francesco, francamente, non ero particolarmente eccitato dall’idea. Mai avuta una particolare simpatia per le agiografie dei papi, soprattutto quando cominciano ad accumularsi sinistramente.
Dopo quasi due e mezza di film ho dovuto completamente ricredermi. I Due Papi è semplicemente un capolavoro, un prodotto che dovrebbero vedere tutti, dai ferventi cattolici agli atei più indifferenti. Il racconto realistico di una storia di per se potente, che non ha bisogno di alcuna esagerazione: dopo settecento anni dall’ultima volta, un papa si dimette, così come farebbe un normale presidente del consiglio e decide di appoggiare un successore che ha sempre rappresentato l’opposto della sua visione del mondo.
Per essere assolutamente certo che la forza di questa storia arrivasse forte e chiaro al pubblico, il regista brasiliano Fernando Meirelles ha scelto due autentici mostri sacri della recitazione, entrambi gallesi, tra le altre cose. Per usare aggettivi consoni all’argomento, si può tranquillamente dire che Anthony Hopkins è divino nei panni di Joseph Ratzinger e Jonathan Pryce è celestiale come Jorge Bergoglio.
Dalla collaborazione tra questi due attori nascono dei dialoghi di una bellezza e di una profondità sconcertante. Senza glorificare ne demonizzare, ma semplicemente raccontando questi due uomini per quello che sono, umanizzando una figura troppo spesso ritenuta quasi mitica, I Due Papi riesce a trasmettere allo spettatore, in sole due ore, tutto l’immenso dilemma della Chiesa Cattolica dei nostri tempi, schiacciata tra una modernità inarrestabile e un impulso conservatore che non sembra placarsi.
Se fossi Jorge Bergolio, ora papa Francesco I e mi trovassi a vedere questo film, sarei quasi confuso, disorientato dalla somiglianza impressionante che Jonathan Pryce è riuscito a raggiungere. Ma sarei anche soddisfatto di un ritratto di una vita non priva di ombre, ma sicuramente molto aderente alla realtà. STRA CONSIGLIATO.
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3 thoughts on “I due Papi: Recensione del nuovo film Netflix”
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