Il quaderno di Tomy è il nuovo film drammatico distribuito da Netflix, tratto dalla storia vera dell’argentina Marìa Vazquez. Questa è la recensione.
Il film è diretto da Carlos Sorìn vede nel cast Valeria Bertucci, Esteban Lamothe, Julìan Sorin, e Mauricio Dayub. Maria, malata terminata di cancro alle ovaie, decide di cominciare un quaderno illustrato da consegnare al figlio di tre anni una volta che il cancro avrà purtroppo vinto. Nello stesso tempo, Maria decide di trasmettere l’evolversi della sua malattia tramite i social media.
Maria Vazquez è donna forte e decisa nella vita, e decide di esserlo anche nella morte: pellicola intensa e drammatica, essa si configura come un inno alla vita a cui la protagonista ci si aggrappa fino alla fine. Circondata dall’amore del marito, e di tanti amici, Maria distrugge il tabù sulla malattia proiettandola a grandi lettere tramite i social media. Testimonial di un amore per la vita che si configura soprattutto nell’accettazione della morte stessa, una mamma che ama suo figlio oltre i confini del tempo e della sua esistenza stessa.
Il quaderno di Tomy è un film dal forte impatto emotivo in cui lo spettatore si immerge dal primo fotogramma fino ai titoli di coda, ma nonostante la tematica intrisa di tristezza non suscita compassione anzi l’esatto contrario, una forza inaudita. Dal ritmo lento e cadenzato, la pellicola accompagna chi guarda in un viaggio nella forza personale di ognuno.
Il cast risulta essere incastonato nella realtà della storia con una complessiva buona interpretazione. Anche la musica a cura di Sergei Grosmy fanno da collante e accompagnano piacevolmente lo spettatore.
VERDETTO FINALE: Una storia di forza e un inno alla vita che insegna molto a chi guarda. Una pellicola che resta sulla pelle. Non perfetto ma intenso.
Il quaderno di Tomy
Regista: Carlos Sorin
Data di creazione: 2020-12-12 17:52
2.5
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.