Il ragazzo che catturò il vento, la recensione del film distribuito su Netflix
Netflix ha rilasciato Il ragazzo che catturò il vento, il nuovo film diretto e interpretato da Chiwetel Ejiofor, presentato in anteprima al Sundance Film Festival. Questa la nostra recensione.
Il film è liberamente tratto dal romanzo autobiografico di William Kamkwamba. Figlio di agricoltori, William (Maxwell Simba), passa la sue giornate cercando di riparare quel po’ di tecnologia che gli abitanti del suo villaggio possiedono. Il ragazzo, come già accaduto per la sorella maggiore, viene iscritto alla scuola della cittadina vicina. Purtroppo, però, la carestia che colpirà il Malawi poco dopo, non permetterà ai suoi genitori di poter pagare la retta e William non potrà più frequentare la scuola. Il ragazzo però non si perderà d’animo e la sua curiosità e passione per l’elettronica lo porterà a cercare di trovare una soluzione alla situazione drammatica che sta lentamente uccidendo il suo popolo.
Il Commento
Scelto come film d’esordio alla regia da Chiwetel Ejiofor, il film è diretto con mestiere, e ci mostra un’Africa diversa da quella che solitamente ci viene mostrata sugli schermi. Il taglio narrativo è quello della quotidianità del piccolo villaggio, con le proprie storie familiari, con i propri miti e con la durezza di un clima e di una natura a cui non siamo abituati.
Ad una storia struggente, si aggiunge una colonna sonora intrigante, una narrazione ben divisa per capitoli, ed una fotografia perfetta: tanti pregi per quello che possiamo considerare un valido prodotto cinematografico da guardare con attenzione ai dettagli, ma anche – e soprattutto – lasciandosi trasportare in un mondo semplice e ricco di umanità e valori.
Tanti gli attori più o meno conosciuti che interpretano con bravura il proprio personaggio, e tutti riescono a trasmettere allo spettatore una realtà vera e ben delineata. Fra i tanti, ci piace sottolineare la prova di Joseph Marcell, conosciuto per il ruolo di Geoffrey in Willy il Principe di Bel Air, il quale interpreta un fiero ed orgoglioso capo villaggio. Ma bella anche la prova di Aïssa Maïga nel ruolo della mamma del protagonista e moglie di Chiwetel Ejiofor.
A nostro avviso, Netflix dovrebbe continuare a puntare sulla distribuzione di film di caratura come questo, anche perchè di passi falsi, a tal proposito, ne ha fatti, eccome nel recente passato.
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