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Il regista Brett Ratner si scaglia contro Rotten Tomatoes

Vi è mai capitato di leggere sulla scheda di qualche film la “percentuale di freschezza” di Rotten Tomatoes? Ebbene, Rotten Tomatoes è un sito aggregatore di recensioni raccolte da critici e dal pubblico che esprimono il proprio giudizio su un determinato film. Le votazioni sono tre: critici, critici top e pubblico, e le votazioni finali sono espresse in percentuali. Questo sistema di veloce e facile comprensione, trova però dei detrattori, tra cui il regista Brett Ratner che si è scagliato duramente contro il sito.

Il regista ha espresso il suo dissenso sul sistema adottato dal sito affermando quanto segue:

“È la cosa peggiore che abbiamo nella cultura cinematografica attuale. È la vera e propria distruzione del nostro business. Ho tantissimo rispetto e ammirazione per la critica cinematografica. Quando stavo crescendo, la critica era una vera e propria forma d’arte. E c’era dell’intelletto attivo all’opera. Leggevi le recensioni di gente come Pauline Kael e altri giornalisti che oggi non ci sono più. Ora ha tutto a che vedere con questo numero. Una media aggregata di quante recensioni positive e quante recensioni negative hai ricevuto. Gira tutto intorno al “Ehi, quanto hai ottenuto su RottenTomatoes?”. Ed è una cosa triste perché ad esempio è stato così basso su una pellicola come Batman v Superman tanto da gettare un’ombra sopra un lungometraggio che ha avuto un notevole successo.”

Il film Batman v Superman è stato citato dal regista non a caso, in quanto Ratner è partner produttivo della Warner Bros. con la sua casa di produzione RatPac-Dune Entertainment. Il film, in effetti, è stato massacrato da buona parte della critica ma il successo di pubblico è stato innegabile. C’è da dire, però, che su Rotten Tomatoes i voti dei critici e quelli del pubblico sono indipendenti, quindi un film può ricevere pessime considerazioni da parte dei primi ma ricevere voti positivi dal pubblico, o viceversa.

Vista e considerata la filmografia non proprio brillante di Ratner (e forse anche a causa dei suoi ultimi film che si sono rivelati dei flop su tutti i fronti), la polemica si rivela essere piuttosto sterile. Su una cosa, però, può aver ragione: una volta la critica cinematografica era più aperta a pareri complessi, ora invece si riduce quasi sempre a voti o percentuali fine a se stessi.

Fonte: Entertainment Weekly

 


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