Il Regno del Pianeta delle Scimmie: la recensione del film
20th Century Studios porta oggi in sala Il Regno del Pianeta delle Scimmie, quarto capitolo del reboot basato sul romanzo di Pierre Boulle. La regia è affidata a Wes Ball. I protagonisti di questa nuova avventura sono Owen Teague e Freya Allan. Questa la nostra recensione.
Molte generazioni dopo la morte di Cesare il pianeta è ormai privo di qualsiasi traccia umana. Le scimmie, divise in tribù, vivono in simbiosi con il mondo circostante. Noa (Owen Teague) è il figlio dell’addestratore di aquile e capo di un clan di scimmie di fiume. Una notte, il giovane viene disturbato dall’intrusione di un essere umano (Freya Allan) che lo porterà a vivere un’inattesa avventura fino al cospetto di Proximus (Kevin Durand).
Il Regno del Pianeta delle Scimmie: l’eredità di una saga iconica
Wes Ball torna ad offrire un’ottima prova dopo la buona esperienza maturata con la trilogia The Maze Runner (a proposito, in arrivo un reboot). Il regista si cimenta in modo egregio nella direzione di questo nuovo kolossal targato 20th Century Studios, e dimostra di essere a proprio agio nel dirigere un cast variegato che deve recitare sotto un pesante “trucco” CGI e che deve sacrificare l’espressività e la dizione a favore della gestualità. A tal proposito, risulta comunque buona la prova degli attori principali, per quanto si possa valutare in tal contesto.
Certamente Wes Ball ha dovuto fare i conti con chi lo ha preceduto nella direzione dei film del franchise ed ha dovuto mettere sul piatto della bilancia l’impatto emotivo che la trilogia originale ha lasciato nel pubblico. L’eredità dei film con Charlton Heston ha da sempre condizionato le successive opere legate all’immaginario creato da Pierre Boulle ma nel complesso il lavoro svolto è più che sufficiente.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie di Ball è a tutti gli effetti l’inquietante disamina di un mondo post apocalittico in cui, nonostante tutto, l’uomo resta ancorato alle proprie paure ed ai propri comportamenti che hanno portato allo sconvolgimento narrato dalla pellicola.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie: che effetti!
L’eclettico direttore degli effetti speciali, Erik Winquist, riesce a dare vita e spessore ai personaggi del film. Attingendo alla propria esperienza maturata attraverso film quali Avatar e Rampage, Winquist crea un ottimo connubio tra il CGI e gli elementi reali presenti in scena dando allo spettatore l’illusione di essere di fronte ad enormi scimpanzè e possenti gorilla che sembrano in tutto e per tutto reali.
Con questo presupposto non si può che godere dell’eccellente spettacolo visivo che offre Il Regno del Pianeta delle Scimmie il quale, pur se basato su una dinamica narrativa non troppo intrigante, riesce a catturare l’attenzione per le sue quasi due ore e mezzo di durata, senza mai annoiare e tenendo sempre alto l’interesse per gli eventi.
Un plauso, inoltre, va fatto anche per le musiche, frutto del lavoro di John Paesano (Invincible) e per la fotografia curata da Gyula Pados che ha lavorato spesse volte con Ball.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie è da oggi disponibile nelle sale italiane.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie: la recensione del film
Regista: Wes Ball
Data di creazione: 2024-05-08 10:22
4
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