Ospiti della Casa del Cinema di Roma, abbiamo assistito all’anteprima di X-Men: Dark Phoenix, al cinema dal prossimo 6 giugno.
Successivamente alla visione della pellicola abbiamo avuto modo di partecipare ad una Press Conference Virtuale in collegamento con il Mandarin Oriental Hotel di Londra. Vi ricordiamo che l’embargo sulle recensioni cadrà solo il 5 giugno prossimo, pertanto vi rimandiamo a quella data per il nostro commento sul film.
Tornando alla conferenza. Dall’altra parte del video, pronti a rispondere alle domande della stampa italiana, c’erano Michael Fassbender (Magneto), Jessica Chastain (Lilandra), il regista e sceneggiatore Simon Kinberg, Sophie Turner (Jean Grey) e James McAvoy (Charles Xavier).
Questo il resocondo della conferenza stampa
Kimberg ha raccontato il suo rapporto con gli X-Men, iniziato nel lontano 2006, del suo amore per ognuno dei personaggi raccontati e conosciuti fin da piccolo grazie alla passione per i fumetti che ne raccontavano le gesta. Ha poi affermato che per lui passare dalla semplice sceneggiatura alla regia di Dark Phoenix è stata un’evoluzione naturale, un rito di iniziazione che si è consumato nella tranquillità di un microverso, quello degli X-Men, a lui familiare ed in un contesto recitativo facilitato dalla conoscenza della maggior parte degli attori coinvolti, con cui, in altri contesti, aveva già lavorato.
Le domande poste al cast hanno portato a riflettere gli attori e il pubblico presente in sala sul ruolo sempre meno marginale e più paritetico che le protagoniste femminili stanno avendo nelle trasposizioni cinematografiche sia di casa Marvel che di casa DC. A tal proposito, Wonder Woman ha tracciato la strada. Captain Marvel e gran parte delle produzioni Netflix per il piccolo schermo l’hanno poi percorsa. La storia recente ci porta alla mente Stranger Things e Titans DC.
E’ sull’importanza del ruolo della donna che Kinberg porta la narrazione della Saga della Fenice Nera ed è su questo che si focalizza l’attenzione della stampa italiana, ponendo la prima domanda.
Jessica Chastain e Sophie Turner, chiamate in causa, hanno esposte le ragioni di questa attenzione alla parità di genere nelle nuove produzioni, in particolare la Chastain afferma che non è stata Hollywood a sponsorizzare questa nuova visione, soprattutto negli action movies ma che, anzi, a suo avviso gli Studios hanno fatto grande ostruzione al cambiamento, a suo avviso si sarebbe potuto operare già da tempo.
Sempre sull’argomento, la Turner si è detta contenta di aver potuto recitare un ruolo duale, che la vede sia personaggio positivo, sia personaggio negativo dell’intera vicenda. Jean è un essere sensiente, il più potente dell’universo probabilmente, ma come tutti gli essere umani ha un lato bianco ed uno nero, sta alla protagonista capire come utilizzare gli strumenti che la natura le ha messo a disposizione.
Per entrambe le attrici non può esserci luce senza che esista un buio che la genera.
Il ruolo dell’evoluzione, della crescita e coscienza di se, è stato affrontato con una lunga riflessione da Fassbender, il quale ha spostato l’attenzione dai mutanti ai normali esseri umani che nella vita di tutti i giorni cercano sempre di migliorarsi e di imparare a conoscersi sempre più. E’ un qualcosa di congenito, di innato nella nostra razza ma che purtroppo ultimamente sembra essere tramontato verso un più semplice accollare le colpe agli altri senza rendersi mai veramente responsabili delle proprie azioni, Magneto ha poi chiosato dando fiducia alle nuove generazioni, a suo avviso siamo ancora recuperabili.
Una responsabilità che nel film viene richiesta a James McAvoy. L’attore in riferimento alla domanda sul cosa ne pensi delle bugie raccomanda di non utilizzarle, anche se a volte vengono dette a fin di bene, per cercare di aiutare qualcuno, non sono però da lui considerati dei mezzi positivi e indice di un ego smisurato che porta a creare castelli in aria invece di affrontare la realtà, per quanto questa possa essere cruda.
Il rapporto con l’autorità ed il rispetto delle regole, elemento spesso messo in discussione dai mutanti è lo spunto per la successiva domanda.
Per tutti gli attori è una fase normale nella crescita dei singoli individui che deve però portare ad un confronto maturo e non fermarsi al puro gusto della ribellione, in particolare la Chastain ha parlato del proprio rapporto in campo recitativo e di come fosse stata scossa nell’apprendere che tutti i ruoli maggiori fossero appannaggio degli uomini. La Chastain ha raccontato di essersi trovata in disaccordo su questo argomento con un insegnate al college e che questi le rispose che erano state studiate così le parti da recitare. L’attrice a quel punto ci tenne a precisare che se nessuno cambia le cose, proponendo delle innovazioni, si rimane in uno status quo che non porta a nulla.
L’ultima domanda è stata riposta al regista Kinberg, il quale ha incassato i complimenti per un film ambientato negli anni novanta senza stereotiparli, con un uso corretto dei poteri di ogni mutante, ogni personaggio. Il regista ha risposto di aver riflettuto sul film precedente, e di essersi accorto che avevano trasformato gli anni ’80 in un feticcio: qui il periodo è invece una cosa trasparente, una semplice data, è il 1992 ma poteva essere benissimo il 1999 oppure il 2010. Lo stile del film è completamente diverso dagli altri X-Men movies finora prodotti, infatti, è stato girato quanto più possibile con telecamera a spalla e cercando di rendere lo spettatore partecipe in ogni scena. Quello che si è visto finora, a suo dire, è una mancanza coralità e questo hanno voluto inserire nella pellicola. Hanno mostrato come lavora un team di supereroi, tutti insieme e sfruttando ognuno i poteri e le abilità dei compagni.
Sul futuro del Franchise X-Men c’è mistero, al momento, l’attuale operazione compiuta dalla Disney con l’acquisizione della Fox apre un ventaglio di possibilità infinite, la più probabile è l’integrazione tra MCU ed i mutanti, cosa che finora è mancata, staremo a vedere.
Jessica Chastain chiude la conferenza salutando con un “Ciao e grazie a tutti” suscitando un applauso spontaneo.
La NOSTRA RECENSIONE di X-Men: Dark Phoenix sarà pubblicata il 5 giugno, come detto, in corrispondenza con la fine dell’embargo sulle recensioni.
X-Men: Dark Phoenix arriverà nelle sale italiane dal 6 giugno 2019.
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