L'immortale film Recensione

L’immortale: Recensione del film di Marco D’Amore

Abbiamo visto L’immortale, film che fa da spin-off di Gomorra – La Serie, il cui regista e protagonista è Marco D’Amore. Questa è la nostra recensione.

Nel cast, Marco D’Amore, anche Salvatore D’Onofrio, Giovanni Vastarella, Marianna Robustelli, Nello Mascia, ed il piccolo Salvatore Aiello.

Ciro Di Marzio creduto da tutti morto ha la possibilità di ricominciare da capo, si trasferisce in Lettonia in una “colonia” di migranti napoletani, i quali si arrangiano con i crimini più umili. Mandato lì a fare il broker si ritrova ad essere protagonista suo malgrado di una faida locale che lo porterà, non solo a fare da intermediaro, ma anche a fare i conti con il suo travagliato passato.

COMMENTO

Spin-off della serie televisiva prodotta da Sky dal titolo Gomorra, L’immortale è stato presentato come un passaggio concettuale tra la quarta e la quinta stagione della serie madre. Come i fan di Gomorra ricorderanno, al termine della terza stagione Ciro era da tutti considerato morto e, malgrado il mal contento generale degli stessi fan, nella successiva stagione si è dovuto far a meno del suo personaggio. Con L’immortale la figura di Ciro Di Marzio viene reinserita nella storia, chiarendo così alcuni punti rimasti oscuri fino ad oggi.

La sceneggiatura si divide concettualmente in due parti, con una prima che presenta un ritmo abbastanza lento, quasi deludente per chi è abituato ai tanti colpi di scena messi a disposizione dalla serie Gomorra, ed una seconda decisamente più “attraente” ed in linea con le aspettative. Frammentato tra flashback e scene ambientate nel presente, il racconto degli eventi legato a Ciro chiarisce alcuni punti oscuri che permettono allo spettatore di apprezzare maggiormente tutte le sfaccettature di un personaggio ben ideato.

Nonostante la struttura del film sia ben strutturata, ahinoi al termine della visione è possibile che ci si possa non sentirsi soddisfatti nella giusta maniera, e questo perchè a mancare sono i punti di congiunzione con la serie madre (Gomorra), tenuti dal regista solo per gli ultimi minuti.

Una lode va fatta, infine, a Marco D’Amore ed il suo cast, il quale riesce a regalare buone interpretazioni nonostante la notorietà dei singoli attori non sia eccelsa.

A nostro avviso, L’immortale è da considerare un film da vedere, ma non da assalto al botteghino.

Classificazione: 3 su 5.

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