Jack Ryan: Recensione della seconda stagione su Amazon
Amazon Prime Video ha proposto la seconda stagione di Jack Ryan, la serie tv basata sui romanzi di Tom Clancy. Questa la nostra recensione.
Una spedizione sospetta nella giungla del Venezuela incuriosisce Jack Ryan. I movimenti della stessa nave colpiscono anche James Greer, ed i due finiscono per trovarsi coinvolti nei giochi di potere e di denaro che stanno attanagliando il paese sudamericano, attentati e colpi di scena a ripetizione faranno da scenario a questa spy story che si sposterà fra USA, Venezuela, Russia e Regno Unito.
COMMENTO
La seconda stagione si presenta con 8 episodi ben costruiti. Diretti con maestria da Andrew Bernstein, Dennie Gordon e dal più accreditato Phil Abraham noto al pubblico televisivo per serie quali Daredevil, Bates Motel, Mad Men, Orange is The New Black e Breaking Bad. Ognuno di essi racconta una storia ed è parte integrante dell’intera narrazione.
I nuovi episodi vengono presentati al pubblico con una narrazione staccata completamente da quelli relativi alla prima stagione, se non per la presenza di alcuni personaggi. Krasinski è come sempre sugli scudi con una recitazione sempre azzeccata ed un Jack Ryan sempre più fedele ai romanzi di Clancy.
Attenta e minuziosa la ricostruzione di un paese, il Venezuela, flagellato da una situazione politica insostenibile. Accurato il disegno dei personaggi. Ognuno di essi è il frutto di un’esistenza che lo ha segnato e lo ha portato ad essere parte integrante del racconto e non un semplice cliché vuoto e piatto sullo schermo. Sia nella prima che nella seconda stagione, infatti, l’antagonista principale di Ryan, non è uno spietato assassino, solo per il gusto di esserlo, ma è un uomo trasformato dalla vita in un vendicatore o in un uomo assetato di potere e denaro. Esplosioni, campi di prigionia, la foresta che avvolge i protagonisti, riescono ad essere reali e ben integrati nel contesto.
Michael Kelly è a suo agio nel vestire i panni del direttore della sede CIA venezuelana, Mike November. Noomi Rapace è Harriet “Harry” Baumann, dei servizi segreti tedeschi, personaggio enigmatico e dotato di un forte ascendente sul protagonista, la Rapace lo porta sullo schermo arricchendolo di un‘ambiguità convincente e mai banale. Il pluricandidato al premio Goya, Jordi Mollà riesce a caratterizzare con bravura un Nicolas Reyes, Presidentissimo e spietato padrone del Venezuela, portando sullo schermo l’archetipo del più spietato e intoccabile uomo politico corrotto e senza scrupoli.
Come noto, la terza stagione è già in programmazione, probabilmente la Russia sarà la tappa delle nuove avventure dell’analista della CIA. Chissà che non ci venga proposto un remake di quel Caccia a Ottobre Rosso con uno Sean Connery che, nei panni del disertore, rubò la scena ad Alec Baldwin interprete di quel Jack Ryan cinematografico.
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