Killers of the Flower Moon, recensione del film di Martin Scorsese
Dopo la presentazione al Festival di Cannes, Killers of the Flower Moon, scritto e diretto da Martin Scorsese, arriva nelle sale italiane a partire dal 19 ottobre distribuito da 01 Distribution. Ecco la recensione stilata in collaborazione con Matteo Mangiolino.
Killers of the Flower Moon: la trama.
All’inizio del XX secolo la scoperta del petrolio trasformò l’esistenza degli Osage che diventarono da un giorno all’altro immensamente ricchi. L’improvviso benessere di questi nativi americani attirò l’interesse dei bianchi che iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l’inganno i beni degli Osage fino a ricorrere all’omicidio.
Tratto da una storia realmente accaduta, Killers of the Flower Moon è un epico western noir che racconta la complicata relazione fra Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio) e Mollie Kyle (Lily Gladstone), in cui un sentimento di vero amore si intreccia a un vile tradimento.
Il film, fra i cui interpreti figurano Robert De Niro e Jesse Plemons, è diretto dal premio Oscar Martin Scorsese che ne ha firmato anche la sceneggiatura insieme a Eric Roth, ispirandosi al best seller omonimo di David Grann.
Killers of the Flower Moon: il commento.
Ernest Burkhart, William Hale e Mollie Burkhart sono i protagonisti del nuovo film di Martin Scorsese, Killers of the Flower Moon, un wester noir che racconta i reali omicidi degli indiani della contea di Osage.
Il petrolio scoperto all’inizio del XX secolo nel territorio dei deserti americani permette agli indiani di Osage di conquistare una determinata ricchezza e autonomia, portandoli sotto i riflettori dell’avarizia e dell’invidia degli americani bianchi. Un giovane ex cuoco delle truppe americane, afflitto dai posteri della guerra decide di ritornare a casa, da suo Zio il quale gli affida un lavoro da autista visto l’impossibilità di svolgere delle mansioni fisicamente pesanti. Dalla parte opposta della contea c’è Molli un’indiana puro sangue che si pende cura della madre malata, e che tutti vorrebbero avere in moglie, non di certo per la sua bellezza ma per la sua inestimabile ricchezza
Mentre la contea di Osage diventa il palcoscenico di numerosi delitti indiani irrisolti, Ernest e Mollie cominciano a guardarsi, a frequentarsi e a vivere la loro storia d’amore sotto l’occhio complottista ed arrivista dello Zio William che mira ad un matrimonio esclusivamente per un ritorno economico e per ottenere le relative concessioni appartenenti alla famiglia della ragazza. Un matrimonio, originariamente caratterizzato da un sincero legame tra i due coniugi ma che ben presto metterà in luce un uomo, che non si è mai sentito all’altezza della sua famiglia ed in particolare di suo zio “il Re”, un uomo poco furbo che diventa così il mandante di diversi omicidi.
Ernest e la sua famiglia hanno sottovalutato l’intelligenza di Mollie che, sempre più sospettosa, decide di raggiungere Washington per chiedere aiuto per lei e per la sua popolazione. Un aiuto che arriva in ritardo ma che pian piano inizia a mettere ordine nella contea e soprattutto nel cuore degli indiani che ormai sono saturi di omicidi a cui non riescono a dare una spiegazione.
La durata di Killers of the Flower Moon potrebbe spaventare lo spettatore, ma Scorsese é un abile narratore che sa ben dosare la tensione in scena, creando sapientemente scene caratterizzate da un’ironia pungente in cui, talvolta, sembra quasi bacchettare i suoi personaggi. Mette in scena una pagina deplorevole della storia americana, evidenziando l’avidità e la malvagità degli americani nei confronti di quella popolazione nativa che si lascia fagocitare in questo nuovo mondo corrotto.
Il lento susseguirsi delle vicende accompagnate da una fotografia dinamica (firmata da Rodrigo Prieto) permettono allo spettatore di non perdere di vista ogni singolo dettaglio, evidenziando il ritmo incalzante negli ultimi sessanta minuti.
Martin Scorsese decide di descrivere in maniera chiara diretta quello che è realmente accaduto, non tralasciando nessun particolare dettaglio, evidenziando ogni singolo personaggio come parte integrante della storia, sottolineando l’importanza dell’accaduto esponendosi lui in prima persona.
Per questa storia Scorsese sceglie un cast impeccabile nelle rispettive interpretazioni, a partire da Leonardo DiCaprio che regala una performance memorabile nei panni dell’americano tontolone e arrivista, complice di un ingegnoso e avidissimo zio interpretato magistralmente da Robert De Niro. Siamo certi che il nome di Lily Gladstone, lo sentiremo presto tra le nomination agli Oscars, la sua performance a tratti straziante quasi mette in ombra le star del cast. È lei, il cuore emotivo di Killers of the Flower Moon.
Ma spiccano anche gli interpreti in ruoli minori come Jesse Plemons e Brandan Fraser.
Killers of The Flower Moon non é semplicemente un crime o un gangsta movie ma è anche un film spirituale in cui il regista mette in scena un silenzio che si espande man mano e costringe i personaggi ad affrontare la propria piccolezza, mostrando le proprie fragilità dinanzi ad una natura sconfinata e a credenze profonde e radicate di una popolazione che viene depraudata.
articolo scritto con la collaborazione di Matteo Mangiolino
Killers of The Flower Moon, scritto e diretto da Martin Scorsese, con Leonardo Di Caprio, Robert De Niro e Lily Gladstone, é al cinema distribuito da 01 Distribution ed é sicuramente, un film da non perdere.
Killers of the Flower Moon
Regista: Martin Scorsese
Data di creazione: 2023-10-19 10:04
4
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.