Tutti i giorni, per molte ore al giorno, noi di Universal Movies vediamo tantissimi film per consigliarvi al meglio nelle vostre scelte cinematografiche, ecco quindi un nuovo appuntamento con la rubrica La Bottega del Cineasta.
I nuovi film visti e recensiti per voi sono L’ultimo spettacolo, Interceptor, Green room e Konec srpna v Hotelu Ozon.
Speriamo che possa servirvi e che possa divertirvi.
- Konec srpna v Hotelu Ozon di Jan Schmidt – Un gruppo di giovani donne vaga in una terra post-apocalittica, finchè non incontrano un uomo anziano all’Hotel Ozon. Film seminale del genere di fantascienza, il film è girato in uno splendido bianco e nero. Con pochissimi dialoghi, la pellicola è una di quelle che magari inizi per caso e non riesci più a smettere. A parte delle raccapriccianti uccisioni vere di animali veri, che ora sarebbero improponibili, l’opera di Schmidt presenta molta inventiva e senso del ritmo, non risultando mai noiosa. Voto: 7
- Interceptor di George Miller – Il capostipite della saga di Mad Max presenta pochissimi di quelli elementi che hanno fatto diventare la saga stessa famosa. Pochi personaggi bizzarri, pochissime macchine originali, poco ritmo. Il film è ambientato in un leggerissimo futuro, con Mel Gibson al massimo del suo splendore e una regia onesta e artigianale. Del furore e dell’originalità di Mad Max: fury road non vi è praticamente nulla. Voto: 6
- Green room di Jeremy Saulnier – Un gruppo di musicisti punk vede ciò che non dovrebbe vedere e rimane in ostaggio in un bar di skinheads neo-nazi. Il film horror ha dalla sua Patrick Stewart in una versione completamente inedita e il compianto Anton Yelchin nel cast. Detto ciò, la pellicola intriga e interessa ma si dimentica facilmente e non lascia il segno. Le premesse ottime, lo sviluppo un po’ pasticciato. Il regista sta preparando un nuovo film, Hold the dark, con Alexander Skarsgard nel cast. Green room si può tranquillamente vedere. Voto: 6
- L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich – Film importantissimo nella storia del cinema e fondamentale per chi ama Bogdanovich, il quale qui presenta il suo manifesto artistico. Per chi scrive, la pellicola è risultata noiosa oltremisura e le quasi due ore sono state interminabili. Personaggi irritanti, atmosfera depressiva, l’opera di Bogdanovich ha avuto ben 8 nominations agli Oscar con due vittore, miglior attore e miglior attrice non protagonisti. Mah! Voto: 5
Ecco a voi l’intro di Hotelu Ozon, una clip da Interceptor e il trailer originale di Green room:
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