[La Bottega del Cineasta] La recensione di Il Canale, Sandy Wexler e Altruisti si Diventa
Torna a stretto contatto, dopo l’articolo di stamane, la rubrica La Bottega del Cineasta, questa notte in particolare dedicata a tre film presenti sul catalogo Netflix.
Le tre mini-recensioni che vi offriamo questa notte riguardano Il Canale (horror del 2014), Sandy Wesler (commedia del 2017) e Altruisti si Diventa (commedia del 2016).
- Il Canale (voto 1/5)
Diretto dal semi-sconoscituo Ivan Kavanagh, l’horror Il Canale è stato realizzato nel 2014, con un cast formato da Rupert Evans, Antonia Campbell-Hughes e Hannah Hoekstra. In una piccola cittadina britannica una giovane coppia compra la casa dei propri sogni (un classico), mettendo su famiglia. La scoperta del tradimento della moglie, e la scomparsa misteriosa della stessa, spinge l’uomo verso un baratro fatto di visioni terrificanti e congetture legate ad uno spirito maligno nella propria casa.
Tralasciando la trama terribilmente scontata, Il Canale manca di originalità e soprattutto è supportato da un cast clamorosamente inadatto. La regia del semi-sconosciuto Kavanagh è priva di carisma, mentre la sceneggiatura (scritta sempre da lui) non solo è poco originale, ma risulta lenta e priva di pathos. Il resto dei difetti va ritrovato nel montaggio quasi da dilettanti e da una colonna sonora snervante all’inverosimile.
Consigliamo di non sprecare un’ora e mezza così su Netflix.
- Sandy Wexler (voto 1.5/5)
Parte del mega-accordo multifilm stipulato da Adam Sandler e Netflix Originals, Sandy Wexler è stato rilasciato dal colosso dello streaming nel 2017. Nel cast, con lo stesso Sandler (qui anche sceneggiatore e produttore) anche Jennifer Hudson, Kevin James, Terry Crews, con l’apporto di tantissimi cammei stellari. Nel film Sandler veste i panni di un bizzarro manager hollywoodiano alla ricerca del volto perfetto che possa lanciarlo nel mondo dello show business che davvero conta. L’incontro con una cantante straordinaria potrebbe aprirgli tutte le strade, ma…
Partiamo dal fatto che il genere di commedia prodotta e sceneggiata da Adam Sandler troppo spesso ha dimostrato di non poter raggiungere standard qualitativi ragguardevoli. Detto questo, Sandy Wexler non sembra rappresentare l’eccezione che conferma la regola. La regia di Steven Brill risulta approssimativa, al pari di una sceneggiatura in alcune occasioni quasi banale. Il cast è rappresentato dalla solita crew di amici, e questo purtroppo non può che essere il solito punto a sfavore per commedie prodotte da Sandler. Jennifer Hudson è una straordinaria cantante, ma in quanto a recitazione, lasciamo perdere. L’effetto comicità è ridotto all’osso, si ride di gusto purtroppo solo in poche occasioni. Vale la pena affermare che Sandy Wexler di certo non sarà mai la peggior commedia prodotta da Adam Sandler.
- Altruisti si Diventa (voto 2.5/5)
Altruisti si Diventa è stato diretto da Rob Burnett nel 2016, nel cast spiccano i volti di Paul Rudd, Selena Gomez e Craig Roberts. Il film si presenta come una sorta di versione a tratti divertente del cult francese Quasi Amici, dove un uomo in cerca di riscatto trova lavoro come assistente di un ragazzino paralitico.
La vena tragicomica di Paul Rudd rende meno noiosa la visione di un film che non brilla di certo per originalità. Il ritmo impresso dal regista è fin troppo lento, e forse questo rappresenta il limite più grande di Altruisti si Diventa. Senza voler affondare un film di certo non peggio di molti altri dello stesso genere, ci teniamo a sottolineare positivamente l’ottima chimica recitativa mostrata tra i due protagonisti (Rudd e Roberts), e la buona dose di battute inserite nella sceneggiatura, ovviamente atte a rendere meno drammatico un tema sociale difficile da digerire come la paralisi per distrofia muscolare giovanile. A nostro parere vedere Altruisti si Diventa senza molte pretese potrebbe regalarvi qualche sorriso inatteso.
Voto complessivo alla serata 2/5
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