La Casa di Carta 5, recensione (no spoiler) dei primi 5 episodi
Dopo un’estenuante attesa durata esattamente 17 mesi, dal 3 Settembre scorso Netflix ha reso disponibili i primi 5 episodi della quinta stagione de La Casa di Carta. Ecco la recensione.
Orfani purtroppo dell’amata Nairobi – interpretata da una intensa Alba Flores – uccisa freddamente da un glaciale quanto crudele capo della sicurezza del Banco di Spagna, i nostri sventurati “eroi” si trovano ancora asserragliati all’interno dello Storico Edificio, in balia di inferocite forze dell’ordine. È così che inizia La Casa di Carta 5, in un turbinio di scene action, combattimenti, guerriglie e momenti intensamente drammatici ricchi di pathos.
Iniziamo con il dire che questa nuova stagione di La Casa di Carta è iniziata con il botto, riportandoci in un sol colpo alle sensazioni vissute agli esordi dello spettacolo, forse un po’ persesi per strada offuscate da storyline più tese a risaltare sentimenti e storie d’amore. Ecco quindi tornare alle forti emozioni vissute in passato, qui la tensione è spinta al massimo, sino a raggiunge picchi altissimi. Una tensione che, attraverso l’innesto ad arte di “terapeutici” flashback, viene momentaneamente smorzata, per poi ripartire subito dopo con maggiore intensità e forza.
I tagli registici sono magistrali, le scene action estremamente adrenaliniche appaiono assolutamente realistiche, la caratterizzazione dei personaggi principali è marcata ancor di più mentre altri, in precedenza un po’ in ombra, vengono ora messi in maggior risalto, tanto da aumentare la loro empatia nei confronti dello spettatore.
Ci sentiamo di suggerire una particolare attenzione ad alcuni camei, dove rivediamo lo scomparso personaggio di Berlino (Pedro Alonso), i quali sembrano suggerirci la futura entrata in scena di altri personaggi o, più probabilmente, potrebbero rappresentare il prologo a un futuro spin-off a lui dedicato. Inoltre pensiamo che la presenza, nei panni dell’Ispettrice Alicia Sierra, della poliedrica Najiwa Nimri – attrice che abbiamo imparato ad amare e odiare come Zulema in Vis a Vis e nel suo spin-off El Oasis – renderà di sicuro il prosieguo dello spettacolo più intrigante e ancora più esplosivo.
Purtroppo (si fa per dire), così come confezionata, questa produzione spagnola è paragonabile ad una droga che crea in chi la guarda dipendenza e assuefazione, costringendo lo spettatore a una sorta di “visione compulsiva”, ciò per alleviare le sofferenze dovute a una probabile “crisi di astinenza”…
Sarà dura aspettare il 3 Dicembre, giorno in cui Netflix distribuirà, a chiusura definitiva della Serie, la seconda ed ultima parte de La Casa di Carta 5.
La Casa di Carta 5 (Prima Parte)
4.5
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