La morte è un problema dei vivi, la recensione del film di Teemu Nikki
La morte è un problema dei vivi (in originale Death is a problem for the living) scritto e diretto dal regista finlandese Teemu Nikki, arriva in concorso alla Festa del cinema di Roma nella sezione Progressive Cinema, dopo aver conquistato a Venezia 78 il premio del pubblico a Orizzonti extra.
La morte è un problema dei vivi è una coproduzione Italia-Finlandia e sarà distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures. Vi presentiamo la nostra recensione.
La morte è un problema dei vivi: la trama.
Risto Kivi (Pekka Strang), dipendente dal gioco d’azzardo e il suo amico Arto Niska (Jari Virman), un uomo che a cui è rimasto solo il 15% del cervello, sono due autisti di carri funebri molto particolari. Si occupano infatti di recuperare i corpi di persone decedute nelle circostanze più assurde. Nella loro vita tutto è andato storto per motivi completamente opposti. Arto, l’uomo senza cervello, e Risto, l’uomo senza cuore, si ritroveranno così a giocare con le loro stesse vite per recuperare tutto quello che hanno perduto.
La morte è un problema dei vivi: la recensione.
Il regista finlandese presenta alla Festa al cinema di Roma una narrazione al quanto surreale, mostrandoci la vita a pezzi di un uomo che per sopravvivere risolve i problemi degli altri, perchè quando si ha a che fare con la morte, i problemi rimangono ai vivi, siano essi familiari o agenti di polizia che si devono sbarazzare del cadavere.
Risto è un uomo apparentemente risoluto ma che, in realtà, nasconde segreti e debiti infiniti causati dalla sua ludopatia e questo accentuerà i suoi problemi coniugali. La sua vita e, sopratutto le sue priorità cambiano con l’incontro con il buffo Arto.
Risto e Arto sono degni protagonisti di questo buddy movie finlandese che porta in scena due vicini di casa che diventano soci in affari e amici, nella buona e nella cattiva sorta… fino alla morte.
Come già nel suo precedente film (Il cieco che non voleva vedere Titanic), Teemu Nikki, regala allo spettatore un lavoro che oscilla tra l’ironia e la tristezza, senza mai perdere la ritmica delle scene sapientemente raccordate da una colonna sonora che spazia dal rock al jazz e, grazie alle musiche composte da Marco Biscarini colora anche l’emotività scenica.
Il regista affronta il problema della dipendenza con lucidità e realismo, senza edulcorare nulla e senza mostrar alcun giudizio sui suoi personaggi. I suoi personaggi sono persone di cuore che, come capita nella vita, non riescono ad affrontare e risolvere da soli le proprie dipendenze e per questo hanno bisogno che qualcun altro gli tenda la mano.
La morte è un problema dei vivi è sicuramente un film anticonvenzionale e soprendente.
La morte è un problema dei vivi
Regista: Teemu Nikki
Data di creazione: 2023-10-21 13:16
4
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