La musica é tra i protagonisti delle Giornate degli Autori 2020: dal punk-romagnolo proposto dal nuovo film di Elisabetta Sgarbi al graffiante sassofono di James Senese, una compilation di opere che abbracciano ogni genere musicale, in cui spicca un inedito Mannarino nei panni di presidente della giuria di BookCiak, Azione!
All’interno delle Giornate ci sono dei film non propriamente musicali ma che della musica suggeriscono certamente l’essenza. È il caso del cileno in concorso Tengo miedo torero (diretto da Rodrigo Sepúlveda) che prende il titolo dai versi di una canzone di Sara Montiel (come l’omonimo libro da cui è tratto, storia d’amore gay nel Cile di Pinochet). Nel terzo documentario di Milo Rau, reinterpretazione del Vangelo dal titolo The new gospel, scopriamo una colonna sonora firmata da Vinicio Capossela.
La band Lo Stato Sociale presta al cinema Lodo Guenzi che, accompagnato da Matteo Gatta e Jacopo Costantini, è tra i protagonisti del film Est diretto da Antonio Pisu.
“Tieni presente che non sono mica morto” è stato il commento di James Senese quando Andrea Della Monica gli disse che avrebbe fatto un film su di lui. James, appunto – film che sarà presentato nella sezione Notti Veneziane – L’Isola degli Autori, realizzata in collaborazione con Isola Edipo – è un documentario su un gigante della musica partenopea, un jazzista di grande cultura musicale nella quale emergono sempre le suggestioni afroamericane delle sue origini. Fondatore del complesso Napoli Centrale negli anni Settanta, James Senese ha lavorato, tra gli altri, con Pino Daniele e Tullio De Piscopo e si rivela in questo film come un grande appassionato alle prese con una vita semplice e sempre in bilico tra il “groove” che lo distingue e i suoi conflitti interiori.
Elisabetta Sgarbi presenterà invece un documentario che è un’esplosione di “energia, amore per la musica, estro, malinconia e gioia, liscio e punk”, come lei stessa ha definito gli Extraliscio, gruppo musicale romagnolo protagonista di questa storia raccontata in Extraliscio Punk da balera – Si ballerà finché entra la luce dell’alba, film presentato nella sezione Eventi Speciali delle Giornate. È un racconto folle e poetico di un progetto musicale che è aulico e popolare, tradizionale e innovatore. Andando a indagare i percorsi di vita di Moreno il Biondo, Mirco Mariani e, dulcis in fundo, Mauro Ferrara (l’Alain Delon della Romagna), il film della Sgarbi è un ritratto felliniano e moderno di una grande famiglia che sperimenta attraverso la musica popolare e si lascia volentieri influenzare da altri artisti. Diversi i musicisti italiani che intervengono nel documentario e giocano davanti alla macchina da presa (tra gli altri: Orietta Berti, Lorenzo Jovanotti e Lodo Guenzi, anche qui protagonista). E se di interventi si parla, vanno segnalate le bellissime illustrazioni animate di Igort (in concorso alle Giornate l’anno scorso con 5 è il numero perfetto).
Per ulteriori info: Giornate degli Autori
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