Ecco la nostra recensione inerente alla prima stagione di Fear The Walking Dead, lo spin-off di The Walking Dead in onda in Italia su Paramount Channel.
La narrazione delle prime fasi di un apocalisse zombie è, probabilmente, l’elemento che crea le maggiori difficoltà nell’essere raccontato quando si realizza un prodotto di fiction che ha per protagonisti i “morti viventi”.
Non è lo scoppio dell’epidemia a destare tali difficoltà, quanto il passaggio che porta dal focolaio iniziale all’universo post-apocalittico che presenta il nostro pianeta in balia dei vaganti, mentre i pochi uomini sopravvissuti si muovono in questa Terra ormai ostile.
Non a caso nella maggior parte dei film o delle serie TV appartenenti al suddetto filone ci viene mostrato quasi sempre un espediente per far partire la narrazione delle vicende da un momento successivo.
Non è, però, il caso di “Fear the Walking Dead” che ha il coraggio di provare a raccontarci, seppur con qualche omissione narrativa, i confusionari momenti che porteranno dall’inizio dell’epidemia alla desolazione dell’apocalisse.
Seguiamo così le storie di vita di Travis e delle sue due famiglie, la prima composta dalla sua ex moglie e da suo figlio, la seconda dalla sua compagna e dai figli di lei. I primi episodi lasciano sullo sfondo gli Zombie, concentrandosi sui problemi quotidiani dei personaggi che si muovono in una Los Angeles che ignora i terribili segnali di ciò che sta accadendo. Pian piano ci vengono mostrati i passaggi che portano alla confusione più totale: rivolte nei confronti della polizia che vengono poi trasformate in saccheggi da coloro che approfittano dello scompiglio, autorità che non sanno cosa dire alla popolazione, fino poi ad arrivare ad una parvenza di normalità che lascerà poi spazio all’inevitabile catastrofe.
Pur essendo ambientata nello stesso universo narrativo di “The walking dead”, questa nuova serie, creata da Robert Kirkman e Dave Erickson, si differenzia non poco da quella sia per l’ambientazione che per stile narrativo.
Se in “The walking dead” infatti, con l’andare avanti delle stagioni, i vaganti diventano lo sfondo di una storia sulla sopravvivenza dell’essere umano contro le avversità, qui gli Zombie sono ancor meno presenti. Il terrore viene dalla desolazione delle vie di Los Angeles, solitamente affollatissime ma ora incredibilmente deserte, dal non avere risposte dai militari, dal non sapere cosa stia accadendo, dal non conoscere.
L’attesa di un ritorno alla normalità diventa per i personaggi il vero nodo alla gola che impedisce loro di prendere decisioni immediate. Ci sono dei punti interrogativi irrisolti e non sono pochi ma mostrare la gestione del dramma da parte dei militari e la reazione della popolazione a questa, è una scelta narrativa coraggiosa e innovativa.
Insomma questo spin-off è molto diverso da “The Walking dead” e aggiungiamo: Per fortuna! Non avrebbe avuto senso fare lo stesso telefilm cambiandone unicamente personaggi e ambientazione.
“Fear the walking dead” è una magnifica serie TV, con personaggi ben scritti e ben interpretati, che pian piano mostrano i loro caratteri che vanno poi a delinearsi con lo scorrere degli eventi.
Non ci resta che attendere la seconda stagione… …la prima è promossa a pieni voti!
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