la prima notte del giudizio recensione

La Recensione dell’horror La Prima Notte del Giudizio

La Prima Notte del Giudizio (The First Purge) è un horror del 2018, diretto da Gerard McMurray, e parte del fortunato franchise The Purge. Questa è la nostra recensione.

Sull’orlo di una crisi nazionale dovuta ad un tasso di criminalità alto come non mai, il nuovo governo americano, noto come i Nuovi Padri Fondatori, sonda un esperimento sociale davvero particolare. Per sole 12 ore tutti i crimini – compreso l’omicidio – non sono puniti dalla legge. Per colei che ha creato tale esperimento servirà a sfogare la rabbia repressa e accumulata nel tempo, per il governo questo esperimento avrà invece un obiettivo molto diverso.

RECENSIONE

Torna nelle sale italiane la fortunata saga horror creata da James DeMonaco e Jason Blum, questa volta però sottoforma di prequel. Nel film diretto per l’occasione da Gerard McMurray, infatti, l’obiettivo è quello di mostrare al pubblico come sia stato possibile far si che un esperimento così macabro sia divenuto una legge attesa da molti, e temuta da troppi.

L’operazione prequel nel tempo ha subito una sorta di sovraesposizione mediatica, tanto da divenire per la fabbrica dei sogni un modo per sopperire ad una pesante mancanza di idee dal punto di vista sceneggiativo. Per la saga La Notte del Giudizio (The Purge) realizzare un prequel ha avuto però un altro obiettivo, ovvero spingere il franchise verso nuove direzioni (c’è una serie tv in programma), spiegando nello stesso tempo le cosiddette origini del mito.

McMurray, coadiuvato dalla supervisione di James DeMonaco, ha raccolto un prodotto già apprezzato da pubblico e critica, e ne ha ricavato un prequel in linea con le aspettative, dove a farla da padrona sono state azione, tensione e brivido, ovvero le doti che un film horror moderno non può non possedere. Il regista fa leva sulle questioni morali che spingono i protagonisti a commettere tali crimini durante lo sfogo, ricordando al pubblico che il potere politico, se usato nel modo sbagliato, non può che generare caos. Il ritmo non serrato della sceneggiatura regala qualche momento di noia, questo è certo, ma nel complesso La Prima Notte del Giudizio riesce a farsi apprezzare, ritagliandosi la nomea – a nostro discreto avviso – miglior horror finora giunto in Italia.

Il cast scelto dalla produzione non è di quelli che può far drizzare i capelli, d’altro canto non sarebbe stato giusto inserire Frank Grillo – protagonista degli ultimi due capitoli – in una storia alle origini. Sprecato il talento di Marisa Tomei, il ruolo scelto per lei è si fondamentale, ma non sfruttato nel modo adeguato. I giovani  Y’lan Noel (Dmitri) e Lex Scott Davis (Nya) sono esteticamente funzionali al prodotto, ma non capaci di aumentare la qualità complessiva della recitazione.

In conclusione possiamo affermare che l’operazione prequel per la saga La Notte del Giudizio nel complesso ha un suo perchè, a prescindere dai classici limiti qualitativi che un film di questo genere può generare. Le scene post-credits sono due, una delle quali prospettica e indirizzata a quello che sarà il nuovo ambiente in cui espandere il franchise, quello televisivo.


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