La recensione dell’undicesimo episodio di Star Trek: Discovery
Oggi certamente non potevamo mancare nel proporvi, come è nostro solito, la recensione dell’undicesimo episodio di Star Trek: Discovery, intitolato Il Lupo Dentro.
Nonostante sia ambientato nel medesimo contesto dell’universo dello specchio, tanto caro a noi Trekker, al timone di questo undicesimo capitolo non troviamo più il veterano Jonathan Frakes, ma il canadese T. J. Scott, regista, sceneneggiatore, attore ed ex stuntman che orbita nel mondo dello spettacolo da più di 30 anni, con all’attivo la direzione di numerosi episodi di serie dal sapore Dark, gotico e cariche di mistero tra le quali Orphan Black , Gotham e Mist.
Il cambio della guardia conferisce alla puntata odierna un sapore più crudo e drammatico, a scapito di quella sana ironia, di quel tagliente sarcasmo e di quella sufficiente dose di ilarità che Frakes ha voluto e saputo infondere in Vostro Malgrado, a ricordo ed omaggio dell’“antico spirito”.
T. J. Scott è sicuramente un’ottima scelta per la direzione de Il Lupo Dentro, anche se a nostro avviso sarebbe stato più opportuno permettere a Jonathan Frakes di proseguire e, quindi, concludere questa avvincente avventura ambientata in un “oscuro universo” che, contrariamente al passato, viene spalmata in diversi episodi.
Grazie a questa scelta produttiva abbiamo, quale nota positiva, la possibilità di conoscere diversi personaggi nel loro “contrario” e di vivere e scoprire in maniera più approfondita le conseguenze delle interazioni tra i vari “doppi”, in particolare tra Tyler ed il Voq alternativo (oramai è chiaro che in Tyler convicono due distinte personalità in continua lotta tra loro).
Interessante è anche la figura di Sarek che, come l’omologo Sig. Spock, ha un pizzetto che gli conferisce un’aria quasi luciferina, ma anche il suo rapporto con Burnham, travestita per l’occasione da spietato capitano della ISS Shenzhou. Stimolante ed intrigante è assistere agli incontri tra gli altri “gemelli” e alla possibilità di vedere apparire (ed in quale veste) personaggi che non hanno più il loro doppio, oppure rispondere ad una domanda che da diverso tempo ronza nella testa di molti: “chi è Lorca?”, ovvero “in quale Lorca ci stiamo imbattendo?” e di conseguenza: “chi è il lupo?”.
Il Lupo dentro, come il precedente capitolo, è pieno di colpi di scena, anche se molti dei quali (come si dice in gergo) “telefonati”, ma ciò non scalfisce la valenza di questo episodio che può essere considerato tra i migliori visti sino ad ora, un episodio che contribuisce ad una maggiore caratterizzazione Trek della serie e che sa innescare la giusta curiosità nel pubblico per lo sviluppo di una storia che probabilmente vedrà la conclusione Lunedì prossimo in Vaulting Ambition.
Appuntamento al 22 gennaio con la nostra recensione dell’episodio n° 12 di Star Trek: Discovery.
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.