Junji Ito Collection è una serie anime antologica, di genere horror, ispirata ad alcune delle storie a fumetti del mangaka giapponese Junji Ito. Questa è la nostra recensione.

La serie, composta da dodici episodi e due OVAs (ossia Original Animation Video), è, come suggerisce il titolo stesso, indissolubilmente legata al nome del creatore delle tavole a fumetti a cui gli episodi sono ispirati, appunto Junji Ito. Autore e disegnatore di manga di genere orrorifico tra i più apprezzati del panorama contemporaneo, Ito annovera un’ampissima e variegata produzione, tra storie brevi e più lunghe che, grazie alla loro originalità e ai toni grotteschi, sono riuscite a creare un folto gruppo di appassionati, tanto da elevare l’artista della prefettura di Gifu a titolo di maestro nell’ambito del fumetto giapponese. I suoi racconti hanno quindi ricevuto apprezzamenti sia da parte del pubblico che della critica e sono proprio questi fattori ad essere, probabilmente, all’origine della scelta di ricavarne una versione animata.

L’anime è stato realizzato dallo studio d’animazione Studio DEEN, poi distribuito, a partire dal Gennaio del 2018, attraverso la piattaforma statunitense dedicata dedicata ai manga, ai videogames, alla musica e, appunto, agli anime, Cruchyroll.

Alla base degli episodi, come già detto, c’è l’originalità e la straordinario livello qualitativo dell’opera a fumetti originale e, se da un lato questo può essere un punto di forza, dall’altro emerge l’esigenza degli appassionati di un prodotto audiovisivo che sia ai livelli del manga originale.

L’operazione è riuscita in parte. La difficoltà di portare su schermo l’inquietudine delle tavole del maestro emerge spesso e l’animazione ne risente dovendo, talvolta, limitarsi ad immagini statiche; eppure le atmosfere, unite ad un adeguato lavoro fatto sui colori, riescono a trasmettere sufficientemente quella sensazione di orrore e dramma cosmico tipica dell’opera originale.

In conclusione possiamo dire che “Junji Ito Collection” sia una valida serie anime che soffre purtroppo del confronto con la mastodontica potenza del fumetto che è alla sua origine, ma che comunque riesce a divertire e a donare allo spettatore la giusta dose di inquietudine.