La recensione di Soldado, il film di Stefano Sollima
Soldado è il nuovo action-thriller diretto dal regista italiano Stefano Sollima. Questa è la nostra recensione.
Il Film
Episodio mediale di una presunta, ma quasi certa trilogia, iniziata con Sicario (film del 2015 diretto da Denis Villeneuve), il film del regista romano è interpretato da Benicio Del Toro e Josh Brolin.
La lotta al narcotraffico tra Messico e Stati Uniti non conosce regole. Il lasciapassare dei cartelli messicani ai terroristi islamici diretti negli USA non fa che intensificare le operazioni militari della CIA, includendo anche missioni impossibili e non del tutto legali. Per scatenare una guerra fra i cartelli messicani, l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) assume il misterioso ed enigmatico Alejandro (Benicio del Toro), con il compito di portare avanti una missione che lo coinvolgerà anche e soprattutto in modo personale.
La Recensione
Dal regista di famosi film come A.C.A.B. – All Cops Are Bastards (2012) e Suburra (2015), ma anche produttore esecutivo della celebre serie tv Gomorra – La serie (tratta dal libro di Roberto Saviano) e dei 22 episodi della popolare serie Romanzo Criminale, il nuovo film Soldado rientra appieno nelle ricerche del regista romano incentrate sulle complesse dinamiche tra legge e mondo criminale. In questo film non esistono buoni e cattivi, non esiste il giusto o sbagliato, ma siamo noi che siamo chiamati a scegliere da che parte stare.
Stefano Sollima entra in punta di piedi nel mondo Hollywoodiano, ma il suo eco è troppo grande per non essere recepito. La sua corsa verso l’Olimpo dei grandi registri inizia con un prodotto cinematografico che non nulla da invidiare ai suoi colleghi americani… al contrario si direbbe invece che ha molto da insegnare.
Il regista romano ha realizzato un film che poteva facilmente scadere nel banale, entrando a far parte nel lungo papiro dei film d’azione. Ma Soldado ha una qualità in più, quell’inclinazione tutta nostrana per l’analisi dei rapporti umani e quell’attenzione nel coordinare gesti, luoghi, emozioni e suoni per creare un’ottima composizione filmica.
Il creatore dei dialoghi e della personalità dei protagonisti di Soldado è Taylor Sheridan, che ha debuttato nel mondo del cinema con il suo ottimo film I Segreti di Wind River (2012) che gli valse il premio come miglior regista al 70° Festival di Cannes. Il merito di Sheridan è stato quello di aver creato dei personaggi veri, caratterialmente ben costruiti. Il suo lavoro è stato poi completato dall’ottima e ammirevole interpretazione dei due grandi pilastri del cinema americano: Benicio del Toro e Josh Brolin, protagonisti indiscussi di questo film e punto focale su cui si concentra il racconto.
Punto di forza di Soldado è la colonna sonora e le musiche dirette da Hildu Gudnadottir, compositrice e violoncellista islandese che aveva già collaborato con Johann Johannsson, produttore della colonna sonora di Sicario, ma tragicamente scomparso a inizio 2018, quando le riprese erano in corso. Ma l’allieva islandese ha coerentemente portato avanti il lavoro del suo predecessore, declinando in chiave originale alcune parti così da creare dei suoni elettronici che scandiscono e accompagnano i movimenti delle azioni, come una sorta di balletto di danza in cui si accordano gesti, suoni ed espressioni.
La composizione sonora ed espressiva del film si muove in luoghi aridi e isolati del deserto del Messico, dove quotidianamente i cartelli messicani accompagnano i poveri pellegrini verso il confine con l’America.
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