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La regista Rebecca Zlotowski e l’attore Louis Garrel a Roma per presentare Planetarium

Dopo il passaggio fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia, la regista francese Rebecca Zlotowski presenta a Roma, all’interno della rassegna “Rendez-vous” il suo ultimo lungometraggio “Planetarium” con Natalie Portman e Lily Rose Depp nei panni delle sorelle Barlow in cerca di fortuna negli anni Trenta facendosi vanto di doti da sensitive.

Ad accompagnare la regista il piacevole ritorno a Roma dell’attore Louis Garrel a cui la rassegna del cinema francese ha dedicato una retrospettiva a Villa Medici e ha raccontato dell’evoluzione della scrittura di “Planetarium” ancor prima che gli sia stato chiesto di parteciparvi. louis garrelSeppur presente con un piccolo ruolo, l’attore ha adorato immergersi in un lavoro che racconta la creazione di un suo film, come un’avventura contenuta in altre su uno sfondo inquieto.

L’ha vissuto come un sogno inquieto che fa dimenticare quello che accadrà in seguito, questa é la sensazione primaria che gli ha lasciato questa lavorazione.

Non mancano elogi per l’amica-regista, sottolineando quanto tenga al cinema libero rappresentato dai suoi lavori in cui vi é un espressionismo che raramente viene intrapreso al cinema, un po’ come Paolo Sorrentino che l’attore francese ammette di gradire in particolar modo. Ormai agli spettatori sembra che gli siano stati consegnati manuali di sceneggiatura a causa del naturalismo espresso negli ultimi anni anche sul piccolo schermo, eppure Rebecca Zlotowski s’impunta manifestando quanto sia importante far immergere lo spettatore in una storia di cui ignora come andrà a finire.

“Volevo fare un film sull’Europa, sulla fede, sui rapporti tra lo spiritismo e il cinema, poi mi sono resa conto di averlo fabbricato per Natalie (Portman) che conosceva i miei lavori precedenti e nel corso della sua carriera ha saputo interessarsi ad una cinematografia diversa. É lei il muro portante di questo film, ed é stata lei a farmi conoscere Lily Rose, mostrandomi una sua foto.”

Lei aveva scelto sua sorella: così la coppia é nata da sola.

La regista ha ammesso che l’idea del film é nata da un desiderio di voler condurre i propri attori in uno stato di trance, ipnotico, ma avendo lavorato con budget inferiori nei suoi precedenti film non si é mai concessa questa libertà che ha potuto sfogare in “Planetarium”. Da qui si sviluppa l’idea dello spiritismo, ispirata alla storia vera di due sorelle americane trasportandola in territorio europeo e dalla miscellanea di queste due ispirazioni si é sviluppata la sfera onirica.

Planetarium non é classificabile come film di genere anche se presenta alcune caratteristiche ben riconoscibili che la Zlotowski ha preferito non calcare eccessivamente per non rimanere ancora in un’etichetta. Evidente é la libertà diffusa nella struttura narrativa dove pone gli stessi quesiti che risultano essere validi per qualsiasi declinazione si voglia dare alla storia.

Planetarium di Rebecca Zlotowski uscirà nelle sale italiane il 13 aprile 2017, distribuito da Officine Ubu.


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