La Universal Pictures ha creato una versione in 3D di Jason Bourne, il film con Matt Damon e diretto da Paul Greengrass, esclusivamente per il mercato asiatico, ma le cose non sono affatto andate per il verso giusto: la visione del film, infatti, a causa del montaggio frenetico e dei movimenti di macchina a mano, ha causato nausea agli spettatori che hanno assistito alla proiezione, provocando inoltre una serie di proteste contro il film.
La critica maggiore è quella sulla conversione del film in 3D, considerata da tutti una pessima scelta, ma la decisione di convertire il film in formato stereoscopico pare essere stata presa perché in Asia il 3D è il formato che va per la maggiore (sono circa 40.000 gli schermi costruiti in Cina negli ultimi dieci anni, di cui l’80% equipaggiato per il 3D). Ciò non toglie che, per come il film è stato girato, il 3D era l’ultima cosa a cui pensare, tant’è che in Nord America e in Europa il film verrà distribuito (fortunatamente) nel formato originale; la versione in 3D, oltre che in Cina, sarà distribuita anche in India, nelle Filippine e in Vietnam.
Si sa che il 3D è una scelta tecnica (puramente) commerciale che punta sul prezzo maggiorato del biglietto per aumentare gli incassi, ma fino a un certo punto: e non possiede più quell’effetto di richiamo sul pubblico come era stato ai tempi di Avatar, tanto è stato abusato e reiterato fino alla nausea. Appunto.
Jason Bourne è stato diretto da Paul Greengrass, nel cast Matt Damon, Julia Stiles, Alicia Vikander, Tommy Lee Jones, Vincent Cassel, Riz Ahmed, Scott Shepherd e Ato Essandoh. In Italia, il film uscirà l’1 settembre
Fonte: The Hollywood Reporter
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