L’amica geniale 2, commento ai primi 4 episodi
L’amica geniale 2 ha debuttato il 10 febbraio su Rai 1, questa è la nostra recensione dei primi quattro episodi.
Nel cast di questa seconda stagione, intitolata per l’occasione Storia del Nuovo Cognome, spazio per Margherita Mazzucco e Gaia Girace, ma ed ancora Christian Giroso, Giovanni Amura, Gennaro De Stefano, Federica Sollazzo. La serie è diretta ancora una volta da Daverio Costanzo.
Con la prima stagione avevamo lasciato Lenu e Lila al matrimonio di quest’ultima. La nuova sessione episodica si apre con il ritorno dal viaggio di nozze, e Lenu che ritrova una Lila ferita dentro e fuori da un marito che si è dimostrato violento e possessivo.
COMMENTO
La storia di snoda attraverso le vite delle due protagoniste unite sempre da un nodo fortissimo, consce che, nonostante le loro diversità caratteriali, non possono vivere l’una senza l’altra. Amore, interessi, gelosie e rancori proseguono a passo di romanzo. Con l’avanzare della storia si fanno strada nuovi e interessanti spunti riflessivi, i quali danno una dimensione più intima di un racconto passionale, legato ad un’amicizia importante.
Il ritmo è quello di una fiction che ricalca perfettamente le pagine del libro della Ferrante, con momenti di progressione veloce e altri in cui vi è un leggero statismo. Il taglio che Costanzo continua a dare in questa seconda stagione è quasi cinematografico, con costumi, scenografia, volti e dialoghi estremamente precisi.
Nel quarto episodio la narrazione divine tesa, rarefatta, questo anche grazie al cambio provvisorio di regia che passa nelle mani di Alice Rohrwacher. Anche i paesaggi prendono una luce nuova, una Napoli anni ’60 tutta da scoprire, immortalata nella splendida lente fotografica di Hélène Louvart, che illumina e rende vivide emozioni estive di donne in cerca di emancipazione sociale, in qualsiasi modo essa sia ricercata.
Le attrici incarnano il perfetto ritmo di una storia che continua a catturare l’attenzione delle spettatore così come ha catturato quella del lettore. Il regista, un vero talent scout, ha saputo ricostruire – per questa seconda stagione – un cast di tutto rispetto, i cui attori hanno la forza di raccontare un sud in rinascita ma con soldi non sempre puliti e con una voglia di riscatto non sempre lecita. Ed è proprio la bravura delle parti che fa restare incollati allo schermo in attesa delle vite di Lila e Lenù.
Dopo i primi quattro episodi possiamo asserire che il trend qualitativo che accompagna l’Amica geniale 2 sia il medesimo che ha contraddistinto la prima stagione. Non resta quindi che attendere la seconda tranche episodica per avere un quadro completo sulla buona riuscita finora palesata.
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