Un brusco risveglio. Stamattina, il mondo ha appreso la notizia della morte di John Hurt avvenuta all’età di 77 anni dopo una lunga battaglia contro un tumore al pancreas. L’attore, oltre che per i suoi ruoli al cinema, era noto anche per la sua intensa carriera teatrale soprattutto in opere shakespeariane.
John Hurt era nato a Chesterfield nel 1940, sviluppando ancora prima dei dieci anni una passione per la recitazione riuscendo, all’età di 20 anni, a entrare nella celebre Royal Academy of Dramatic Art a Londra. Il suo esordio sul grande schermo avviene nel 1962 in un film di poco conto, mentre il primo ruolo di spicco è nel film Un uomo per tutte le stagioni (1966).
Dopo alcuni film di non particolare successo, nel 1978 arriva la prima nomination all’Oscar per il ruolo di un prigioniero tossicodipendente nel film Fuga di mezzanotte diretto da Alan Parker. L’anno dopo è la volta di Alien, il film di Ridley Scott che lo rende protagonista di una scena destinata a entrare di diritto nella storia del cinema, quella in cui un alieno fuoriesce dal suo torace. Nel 1980, Hurt ottiene una seconda nomination per la magnifica interpretazione di John Merrick in The Elephant Man di David Lynch, ruolo per il quale è costretto a sottoporsi giornalmente a lunghe ore di trucco per calarsi nella parte.
Nel 1984 interpreta Winston Smith, protagonista di Orwell 1984, il film di Michael Radford tratto dal romanzo di George Orwell. Nel 2001, Hurt si unisce al cast di Harry Potter vestendo i panni del venditore di bacchette Olivander in Harry Potter e la Pietra Filosofale, ruolo che riprenderà negli ultimi due film della saga, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 e Parte 2. Chiamato alla corte di Steven Spielberg, nel 2008 Hurt ha preso parte anche al quarto episodio della saga di Indiana Jones, ovvero Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo.
La sua ultima interpretazione per il cinema risale all’anno scorso quando ha preso parte al film Jackie di Pablo Larraìn, presentato in anteprima al Festival di Venezia. Attore poliedrico e carismatico, occorre ricordarlo anche per le sue interpretazioni in V per Vendetta (in un ruolo che è l’esatto opposto di quello in Orwell 1984) e lo sci-fi Snowpiercer, a testimonianza della sua voglia di calarsi in parti diverse tra loro e in generi completamente differenti.
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