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Loki: recensione della prima stagione della serie su Disney+

La serie Loki ha vissuto quest’oggi il suo epilogo attraverso la messa in onda su Disney+ del sesto episodio della prima stagione. Questa è la recensione.

Loki è la terza serie in live-action ambientata nel Marvel Cinematic Universe indirizzata da Marvel Studios sulla nuovissima piattaforma digitale Disney+. Nel ruolo di showrunner della serie spazio per Michael Waldron, mentre a guidare il cast composto da attori del calibro di Owen Wilson, Gugu Mbatha-Raw e Sophia Di Martino ovviamente lui, la stella della serie “Tom Hiddleston“.

La serie prende il via dalla furtiva fuga di Loki dalla sua linea temporale avvenuta durante gli eventi raccontati in Avengers: Endgame. La fuga da parte del Dio dell’inganno porta una misteriosa agenzia che controlla lo scorrere delle varie linee temporali nel multiverso, nota come TVA, a dargli la caccia. Una volta catturato, Loki inizierà a familiarizzare con lo scorrere del tempo, il significato di “Varianti”, ma soprattutto con l’esistenza del “Multiverso”.


Da molti considerata come il gioiello “televisivo” della corona targata Marvel Studios, la serie Loki sin dai primi episodi si è presentata come uno dei prodotti più interessanti della futura Fase 4 dell’MCU. Ricca di colpi di scena, narrativamente entusiasmante, e recitata da Tom Hiddleston in maniera sopraffine, la serie riesce in soli sei episodi a far dimenticare i risultati altalenanti profusi da The Falcon and the Winter Soldier, e meglio ancora ad ampliare, in modo diretto, il discorso “Multiverso” solo avviato da WandaVision.

L’obiettivo di una serie come questa è chiaro, e lo è stato sin dalla sua presentazione, ovvero gettare le basi per l’avvento del nuovo super cattivo dell’attesa Fase 4, quel personaggio capace di attrarre la giusta attenzione dei fan dopo l’indimenticabile “performance” del “Titano Pazzo” Thanos. Ed in effetti, l’ultimo episodio della serie lo fa… eccome! Ma la serie Loki non è solo questo.

Nel corso dei sei episodi il celebre personaggio interpretato da Tom Hiddleston produce un cambiamento interiore importante, la sua evoluzione caratteriale, infatti, è così intensa da offrire al futuro dell’MCU un personaggio potenzialmente inedito: il nuovo Loki è capace di agire nell’ombra “talvolta in fin di bene”, divenendo quell’anti-eroe che mancava in un franchise immenso come quello creato da Kevin Feige e company. A tal proposito, va elogiato il lavoro svolto da Tom Hiddleston, oramai stella hollywoodiana a tutto tondo: l’attore inglese è bravo nell’accompagnare lo spettatore nel percorso evolutivo del suo Loki, il tutto con charme e fascino da vendere.

Con Tom Hiddleston, la serie Loki ha anche rispolverato il talento di Owen Wilson, perfetto per il ruolo di Mobius, e dato la giusta visibilità ad un’attrice finora poco apprezzata, ma potenzialmente di talento, come Sophia Di Martino: una carriera passata tra cortometraggi e serie tv di poco conto, con il ruolo di Sylvie (la Variante di Loki) l’attrice inglese sembra pronta al grande salto. Interessante, infine, la prima volta nell’MCU di Jonathan Majors, per l’attore si prospetta una progressiva espansione del suo ruolo, a partire da Ant-Man and the Wasp: Quantumania.

La regia di Kate Herron è sembrata all’altezza delle aspettative mostrando ottime tecniche registiche, e spalle larghe per gestire e sviluppare, in collaborazione con lo showrunner Michael Waldron, un prodotto così importante per il prosieguo dell’universo Marvel, e non solo televisivo. E’ in effetti un dato di fatto oramai che la cosiddetta “cantera” dei Marvel Studios negli ultimi anni ha sfornato solo registi di polso, capaci di stupire una platea difficile come quella di Hollywood: a tal proposito, è facile immaginare che il nome di Kate Herron possa essere presto associato a quello di film e serie tv importanti, anche al di fuori del contesto Marvel.

Esteticamente Loki asserve agli standard elevatissimi dei Marvel Studios, nel farlo però si distinge da altri prodotti del franchise grazie ad una fotografia ricca di tonalità cupe, scenografie in gran parte molto minimal, ed un uso degli effetti visivi assolutamente bilanciato. Non mancano i classici momenti epici targati Marvel Studios, ma senza dubbio qui servono solo da puro contorno, l’interesse è maggiormente concentrato sui contenuti più che sull’estetica.

Così come anticipato anche nel nostro post odierno, la serie Loki è stata rinnovata per una seconda stagione, pertanto sarà interessante capire come e quando i Marvel Studios gestiranno la sua contestualizzazione nella linea temporale che verrà introdotta nel corso della Fase 4.


Loki
loki recensione

Regista: Kate Herron

Data di creazione: 2021-07-15 00:59

Valutazione dell'editor
4.5

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One thought on “Loki: recensione della prima stagione della serie su Disney+

  1. veramente pazzesca serie, non vedo l’ora della stagione 2, continuate così, questa situazione mistica di universi paralleli mi sta incantando perché è una roba fichissima davvero ottimo
    lavoro kate herron e a tutto il cast.

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