Lo scorso giovedì Disney+ ha trasmesso l’ultimo episodio della seconda stagione di Loki. Questa è la recensione completa della serie.
Tom Hiddleston torna ad interpretare il Dio dell’Inganno alle prese con la Sacra Linea Temporale, e le conseguenze dell’uccisione di Colui che Rimane (Jonathan Majors) ad opera della variante di Loki “Sylvie” (Sophia Di Martino) nel finale della prima stagione. Con il celebre anti-eroe, i nuovi episodi vedranno tra i protagonisti anche Mobius (Owen Wilson), O.B. (Ke Huy Quan) ed altri personaggi più o meno noti.
Gli episodi di questa seconda stagione di Loki sono stati diretti da Justin Benson & Aaron Moorhead, Dan Deleeuw e Kasra Farahani. Il capo sceneggiatore è stato invece Eric Martin. La messa in onda su Disney+ è partita lo scorso 6 ottobre.
Loki (seconda stgione): il commento.
Tra i personaggi dell’MCU più sottovalutati in assoluto, il celebre Dio dell’Inganno di Asgard torna protagonista di una seconda stagione che, senza alcun dubbio, cambia le carte in tavola, ed offre ai fan Marvel una visione completa ed intensa di ciò che “Loki” avrebbe dovuto essere, e che in effetti è diventato con questa serie tv.
Tutto in questa nuova tornata episodica porta a pensare che l’essenza del “primo” Universo Marvel avviato nel lontano 2008 con “Iron Man” è ancora presente in un franchise spesso e volentieri bistrattato da film e serie tv realizzate allo scopo quasi esclusivamente economico. Eppure i fumetti Marvel Comics hanno sempre messo in guardia i lettori dal sottovalutare l’intensità emotiva di un personaggio per certi controverso, ma in nessun caso considerato di secondo piano, o addirittura di terzo.
L’evoluzione del Loki di Hiddleston è stata lenta ma costante, ed in definitiva completa. I nuovi episodi di questa “ottima” serie tv, al di là dei suoi difetti a livello narrativo, mettono in mostra la vera anima di un uomo – se vogliamo un Dio – che fino alla fine ha cercato la sua vocazione, trovandola in un finale di stagione straordinario, il migliore in assoluto di tutte le serie dell’universo Marvel andato in onda su Disney+.
Ma Loki non è soltanto la storia di un Dio alla ricerca di una vocazione. La narrativa che sorregge l’intera serie, si perchè le due stagioni vanno intese come un unico completo arco narrativo, è legata alla volontà di Kevin Feige e company di dare un riassetto ad un franchise che da tempo viaggia su binari non esattamente amati dal pubblico. A tal proposito, la cosiddetta Saga del Multiverso, senza spoilerare troppo, deve molto del suo significato agli avvenimenti proposti da questa serie.
Dal punto di vista prettamente tecnico, Loki continuato a perseguire la strada già battuta dalla prima stagione. Lo stile registico dei vari filmmakers che si sono alternati nel corso della seconda stagione si è dimostrato sempre ben amalgamato, con poche – e giuste – variazioni sul tema. Buona la fotografia, sempre assolutamente unica all’interno dell’MCU, così come gli effetti visivi, quasi mai sopra le righe.
Il cast, capitanato dal solito straordinario Tom Hiddleston, si è dimostrato in generale coeso e ben amalgamato. I vari attori che hanno affiancato il protagonista hanno dato il giusto contributo artistico: a tal proposito, la prova di Owen Wilson è da considerare sorprendente. Jonathan Majors, troppe volte di recente al centro della cronaca non per il suo lavoro, continua ad essere uno degli attori più talentuoso dell’intero circo hollywoodiano.
Loki (seconda stagione): in conclusione.
I nuovi episodi nel loro complesso mettono in mostra le potenzialità “dimenticate” del Marvel Cinematic Universe. Il lavoro fatto sull’evoluzione da villain ad anti-eroe del Dio dell’Inganno è forse l’elemento migliore di una serie nel complesso ottima, con un finale tra i migliori del parco seriale andato in onda su Disney+.
Si può e si deve continuare su questa strada!
Loki (seconda stagione)
Data di creazione: 2023-11-11 11:35
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