L'ombra del Lupo film recensione

L’ombra del Lupo: recensione del thriller a tinte dark di Prime Video

Quest’oggi vi proponiamo la recensione di L’ombra del Lupo, thriller italiano a tinte dark, proposto sul catalogo di Amazon Prime Video.

Prodotto dalla Vargo Film di Gianluca Varriale e Alessandro Riccardi, quest’ultimo qui anche in chiave di sceneggiatore, e dalla Gatto Film di Alessandro Gatto, il film è la prima opera di rilievo diretta dal talentuoso artista degli effetti speciali Alberto Gelpi. Nel cast spazio per alcuni volti interessanti della cinematografia italiana quali Raniero Monaco Di Lapio (I Medici), Ettore Belmondo (Tutta colpa di Freud) e Marianna Di Martino (La profezia dell’armadillo), accompagnati sapientemente da attori di calibro internazionale quali Christopher Lambert e Maria Grazia Cucinotta. Trovate qui il trailer del film.

Al centro della storia di L’ombra del Lupo una serie di macabri omicidi avvenuti in un piccolo paesino laziale. Il ritorno in paese di un giovane poliziotto, assente oramai da anni per cause sconosciute, mette in preallarme la polizia locale, preoccupata che tali omicidi possano essere collegati al suo ritorno.

Il giovane cinema italiano sta tornando. Oramai divenuto passaggio fondamentale per il successo, il catalogo di Amazon Prime Video presenta un nuovo interessante prodotto della cosiddetta “cantera” made in Italy. L’ombra del Lupo è si un prodotto a basso budget, ma allo stesso tempo capace nel suo piccolo di raccogliere il giusto interesse nel cuore degli amanti del sottogenere thriller-horror.

La regia di Alberto Gelpi è efficace, e sottolinea una certa intelligenza artistica utile a nascondere limiti e difetti di una pellicola nel complesso apprezzabile. La sceneggiatura, scritta da Alessandro Riccardi, presenta un ritmo cadenzato, con spunti narrativi che alternano elementi chiaramente legati al filone horror ad altri più vicini a quel crime-poliziesco tanto amato dal pubblico nostrano.

La scelta di svelare da subito “l’arcano”, pur rappresentando un limite atavico del cinema indie made in Italy, mette in risalto molteplici fattori di diversa natura, lasciando spazio ad una profondità narrativa fuori dal comune, e pertanto vincente. Certi che taluni risvolti narrative possono risultare poco condivisibili, con discorsi talvolta scontati e scelte artistiche poco chiare, in definitiva L’ombra del Lupo poggia la sua forza su una storia accattivante, ben messa in attori da regista e sceneggiatori.

Dal punto di vista estetico, L’ombra del Lupo è figlio di scelte fatte centellinando le risorse economiche: dall’alto della sua conoscenza nel settore, il regista fa sfoggio di tecniche registiche capaci di distogliere l’attenzione del pubblico dalle sequenze maggiormente improntate all’azione. Come detto in precedenza, scelta non condivisibile ma efficace. Le musiche di Sandro Di Stefano accompagnano pregevolmente il racconto degli eventi più importanti, così come la fotografia pulita di Roberto Lucarelli dona colore e luce.

Un’ultima nota va destinata alla recitazione, tallone d’achille di tante produzioni a basso budget italiane, ed in un certo senso anche di L’ombra del Lupo. La presenza dell’iconico Christopher Lambert è senza dubbio un elemento carismatico importante, ma mal supportato da un cast forse ancora troppo acerbo. Raniero Monaco Di Lapio non sempre regge l’urto con il suo primo importante ruolo da protagonista, così come non convince l’esuberanza artistica di Marianna Di Martino, brava, bella ma spesso protagonista di una recitazione fin sopra le righe. Infine si segnala una presenza di Maria Grazia Cucinotta ridotta ai minimi termini, e quindi quasi insensata.

Classificazione: 3 su 5.

L'ombra del Lupo
lombra del lupo film recensione

Regista: Alberto Gelpi

Data di creazione: 2021-01-31 12:33

Valutazione dell'editor
3

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