Abbiamo visto Long Distance: Senza Ossigeno, lo sci-fi a basso budget già disponibile in abbonamento su Prime Video, questa la recensione.
Long Distance: Senza Ossigeno (Distant) è un film di fantascienza americano del 2024 diretto dalla coppia Josh Gordon e Will Speck e scritto da Spenser Cohen. Il cast è estremamente ridotto, gli interpreti principali sono infatti Anthony Ramos, nei panni del minatore di asteroidi Andy Ramirez, e Naomi Scott, in quelli della sua collega Naomi Calloway. Per qualche minuto appare anche Kristofer Hivju (Dwayne), mentre Zachary Quinto è la voce nel doppiaggio originale di LEONARD, una sorta di IA difettosa che accompagna per tutto il film il povero Andy.
Il film è stato girato in pieno periodo pandemico. Le riprese sono iniziate a Budapest il 21 settembre 2020 e si sono concluse il 13 novembre dello stesso anno, il cast e la troupe hanno seguito protocolli di sicurezza come procedure di “igienizzazione estesa”, indossando mascherine e distanziamento sociale. Il 12 luglio 2024 “Long Distance” è stato proiettato per la prima volta in Vietnam, prima di approdare sulla piattaforma di Prime Video.
Long Distance: Senza Ossigeno | Uno sci-fi leggero e gradevole
La trama vede una astronave mineraria che, uscendo dalla rotta originaria, precipita su un pianeta sconosciuto popolato da paurose creature, Andy dovrà cercare di sopravvivere in questo contesto, nonostante le grandi difficoltà e pericoli che incontrerà lungo il tragitto che Naomi, imprigionata nella sua capsula di salvataggio, gli indicherà via radio al fine di poter essere salvata.
Certamente in Long Distance troviamo tanti di quei clichè cari a film di fantascienza, anche più blasonati, ma i due registi, insieme a una sapiente scrittura, trattano la sopravvivenza dei due poveri sfortunati in questo desolato pianeta in modo estremamente ironico e a tratti comico, senza però scadere nel ridicolo.
A facilitare la visione è anche l’IA LEONARD che non sempre ha saputo supportare il povero minatore durante il suo peregrinare, creando siparietti buffi e simpatici. Di contro appare a volte invadente la continua presenza, forse un po’ esagerata, di Naomi via radio. A livello di estetica possiamo dire che il lavoro fatto è, nel complesso, abbastanza appagante, i trucchi scenici sono di buon livello e i famelici esseri alieni sono abbastanza spaventosi e ben realizzati.
La pellicola è caratterizzata da un buon ritmo, nonostante per buona parte del film vediamo errare in questa mondo ostile il povero Andy alla ricerca di sopravvissuti e di un luogo dove possa trovare rifugio. La prova attoriale di Anthony Ramos è qui messa a dura prova, ma il giovane attore statunitense, attraverso la grande ironia espressa, ha reso estremamente leggero un contesto in cui facilmente lo spettatore si sarebbe potuto distrarre o annoiare. Naomi Scott, quando finalmente entra in scena – e non sentiamo più la sua voce per radio – è un ottima compagna per Anthony che concorre, non poco, ad aumentare novelmente il ritmo.
- Long Distance: Senza Ossigeno | In Conclusione
Long Distance – Senza Ossigeno è un onesto film di fantascienza che sa intrattenere egregiamente: un’ora e 26 minuti di pura evasione e divertimento. Consigliato agli amanti di una fantascienza che sa anche essere leggera è non obbligatoriamente cupa e spaventosa.
Long Distance: Senza Ossigeno | La Recensione del film
Regista: Josh Gordon e Will Speck
Data di creazione: 2024-11-14 16:57
3
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