Lucifer, la recensione della quarta stagione targata Netflix
La serie tv Lucifer è approdata sull’immenso catalogo Netflix con la sua quarta stagione. Questa è la nostra recensione.
Cancellata clamorosamente da Fox, la serie tv Lucifer è stata “salvata” da Netflix con un formato molto mini – solo 10 episodi – ed un ritmo narrativo completamente diverso dal passato. Nel cast ancora Tom Ellis, Lauren German, Kevin Alejandro e Aimee Garcia.
Questa la Recensione della Terza Stagione
Dopo aver finalmente rivelato a Chloe la sua vera natura, Lucifer scopre che la sua “amata” nasconde un pericoloso segreto che lo interessa molto da vicino. Nel frattempo nella vita di Lucifer si fa strada una sua vecchia fiamma, anzi la prima in assoluto… Eva.
La Recensione
I fan sono stati accontentati: Lucifer è finalmente tornato. Ma l’apporto di Netflix ha realmente dato quella scossa qualitativa tanto agognata da una serie amata, ma da tempo ferma in un limbo narrativo? Beh, a nostro avviso la risposta è decisamente positiva.
La quarta stagione si presenta con un numero di episodi drasticamente inferiore alla precedente (10 invece di 26), e già questo basterebbe per lasciar intuire la scelta di Netflix di tagliare quei “carichi pesanti” tanto odiati da fan e critica. C’è meno spazio per l’aspetto crime, ma più attenzione allo sviluppo emotivo dei protagonisti, con un occhio particolare alla caratterizzazione di personaggi fino ad ora ritenuti secondari.
Il calo del numero degli episodi dona alla narrazione un ritmo vivace, disinvolto e libero da quella ripetitività troppo palesata nella terza interminabile stagione. A giovarne è anche la dimensione temporale data all’intero arco narrativo: nel corso dell’intera stagione è infatti possibile rendersi conto del tempo che passa, riuscendo pertanto a prestare enorme attenzione al delinearsi delle varie sotto-trame, utili a dare un senso completo al rincorrersi degli eventi narrati. Lucifer è sempre al centro dell’attenzione, ma questa volta le sue disavventure sono ben collegate a quelle dei suoi amici, e questo è forse il più importante dei passi in avanti ottenuti col passaggio a Netflix.
Nel corso degli episodi Lucifer vive situazioni al limite che ne determinano una metamorfosi emotiva quasi umana, ciononostante lontana dal classico stereotipo di antieroe tanto sbandierato dai alcuni cinecomics di ultima generazione, dove il cattivo viene spesso etichettato come l’eroe di cui si sente il bisogno. Tom Ellis a tal proposito merita un enorme plauso. La sua interpretazione è straordinaria. Egli canta, balla e recita in maniera “divina”, e lo fa con estrema naturalezza. Ma in questi nuovi episodi, non è il solo Ellis a brillare: Rachael Harris, D. B. Woodside e Lesley-Ann Brandt hanno finalmente ottenuto lo spazio che meritano, ed i loro personaggio sono quanto mai stratificati. A nostro parere, chi continua a non convincere è la co-protagonista Lauren German, mai realmente convincente relativamente ad un ruolo così centrale. Interessante, inoltre, la prova di Inbar Lavi, brava nel portare sul piccolo schermo una svampita – ma nel profondo triste e smarrita – Eva.
Ovviamente anche la quarta stagione non è esente da pericolosi scivoloni. Non possono essere apprezzate le scazzottate tra demoni, così come non alcune scelte narrative legate al ridimensionamento di alcuni personaggi, basti pensare alla povera Ella Lopez (Aimee Garcia), relegata in un ruolo quasi marginale. Ma come si dice, “non si può avere tutto dalla vita, no?”.
In conclusione, siamo certi che i fan della serie rimarranno molto felici dalla trasformazione ottenuta dal passaggio a Netflix, ed ovviamente speranzosi di poter assistere in futuro ad altre avventure dall’angelo più amato del creato televisivo.
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