Malevolent – La Voce del Male, la recensione dell’horror Netflix
Malevolent – La Voce del Male è un horror del 2018 diretto da Olaf de Fleur Johannesson, e distribuito attraverso la piattaforma Netflix. Questa è la recensione.
Il Film
Nel cast diretto da Olaf de Fleur Johannesson spiccano i volti semi-sconosciuti di Florence Pugh, Ben Lloyd-Hughes, e Scott Chambers. La trama porta sul piccolo schermo di Netflix la storia di un gruppo di ragazzi che per vivere finge di avere il potere di scacciare i fantasmi dalle case. Tutto va per il meglio fino a quando non si trovano realmente faccia a faccia con il vero male.
La Recensione
Merito delle nuove normative UE, Netflix ha l’obbligo di acquistare prodotti locali da inserire nel proprio catalogo, l’obiettivo è chiaramente quello di dare una chance maggiore a produzioni indipendenti, altrimenti costrette all’anonimato. Malevolent è chiaramente figlio di questa nuova normativa.
Partiamo con la nostra analisi citando il lavoro del regista Olaf de Fleur Johannesson. Ad un primo sguardo Malevolent appare come surrogato di altre produzioni – più o meno note – dedite al solo spavento, senza paventare un benchè minimo stralcio di trama. Ed in effetti il risultato finale è anche peggiore.
Johannesson con il suo film non aggiunge null’altro al genere ghost movie, anche perchè la sua regia risulta approssimativa, priva di carisma e per nulla appagante. A fare il paio con la delusione in chiave registica, si riscontra la presenza di una sceneggiatura poco chiara, e legata ai soliti cliché di genere, tra l’altro utilizzati anche abbastanza male. Certi dialoghi risultano banali, scontati e più in linea alle classiche produzioni destinate al solo mercato dell’intrattenimento casalingo. Delude anche il montaggio, in certe occasioni quasi disastroso.
Se regia, sceneggiatura e montaggio danno l’impressione che Malevolent sia il classico film da evitare, il cast fa anche peggio. La giovanissima Florence Pugh non convince, ma siamo certi che a pesare sulla sua prova sia stata anche la qualità della sceneggiatura. Sul resto del cast meglio sorvolare.
Malevolent è l’esempio perfetto di come non dev’essere un horror
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