Il nuovo film diretto da Francis Ford Coppola dal titolo Megalopolis sarà distribuito negli USA da Lionsgate, ma c’è un particolare interessante legato all’accordo stipulato.
Secondo il the Hollywood Reporter, infatti, l’accordo tra il regista e la Lionsgate porterà la casa di distribuzione a pagare le spese di proiezione (si parla di 1500 sale, più il passaggio successivo in digitale), ma non quelle di marketing, queste spetterebbero allo stesso Coppola. Secondo alcuni addetti ai lavori, quest’ultima spesa dovrebbe gravare nelle tasche del regista per circa 15/20 milioni di dollari. Megalopolis (il teaser trailer) dovrebbe essere, inoltre, disponibile anche in alcune sale IMAX.
Come spesso è accaduto in passato, anche per questo film Coppola terrà per sè i diritti sulla proprietà, così da ottenere il controllo assoluto a livello creativo. Tale scelta viene operata dal regista così da evitare tagli vari sul montaggio che talvolta le case di distribuzione operano per ottenere più sale.
L’accordo con Lionsgate, inoltre, prevederebbe per quanto possibile il mantenimento della tanto chiaccherata sequenza in cui il personaggio di Adam Driver rompe la quarta dimensione dialogando con un figurante in sala.
Ricordiamo che Megalopolis ha ottenuto la sua presentazione stampa durante la scorsa edizione del Festival di Cannes (qui la notizia). E per l’Italia? Beh, è presto per avere conferme a tal proprosito.
Megalopolis e le note di produzione.
Megalopolis, prodotto da American Zoetrope, è scritto e diretto da Francis Ford Coppola, il quale funge anche da produttore insieme a Michael Bederman. Nel cast trovano spazio Adam Driver, Aubrey Plaza, Giancarlo Esposito, Laurence Fishburne, Chloe Fineman, Dustin Hoffman, Shia LaBeouf, Nathalie Emmanuel, Jason Schwartzman e Jon Voight. Il costo totale della pellicola si aggira intorno ai 120 milioni di dollari.
LA TRAMA: Julia Cicero (Nathalie Emmanuel) è divisa tra la lealtà verso suo padre Frank (Giancarlo Esposito), che perpetra una visione conservatrice della società, e verso il suo amante, l’architetto Caesar (Adam Driver), di animo più progressista e che nutre precise idee sul futuro: la ricostruzione di New York City, devastata da un disastro, come un’utopia. La narrazione fuori campo è curata da Lawrence Fishburne.
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