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Men in Black International, la recensione dello spin-off con Chris Hemsworth

Men in Black International è lo spin-off ufficiale della saga creata da Barry Sonnenfeld nel 1997. Questa è la nostra recensione.

Diretto da F. Gary Gray, il film conta un cast formato da Chris Hemsworth, Tessa Thompson, Emma Thompson, Liam Neeson, Rafe Spall e Rebecca Ferguson.

Una ragazza scopre da piccola dell’esistenza degli alieni, il suo sogno a questo punto è crescere per diventare una Men in Black. Avverato il suo sogno, la ragazza fa coppia con l’agente più decorato di sempre per sventare una minaccia che rischia di distruggere l’intero universo.

Il Commento

Accompagnato da una serie di critiche più o meno negative, Men in Black International arriva in sala con la speranza di appassionare una nuova generazione di fan ad una saga oramai in declino. L’obiettivo non sembra per nulla semplice, ed il risultato che ne viene fuori non soddisfa.

L’operazione riavvio della saga è l’ennesimo buco nell’acqua di una Hollywood fin troppo legata ai fasti del passato. Men in Black International, non solo non raggiunge gli standard qualitativi dei primi due capitoli (i migliori in assoluto della saga), ma rischia di aver affossato per sempre ogni possibilità di recuperarla.

C’è un forte senso di intrattenimento in MIB International, questo è certo, ma come già accaduto per Fast & Furious 8 nel recente passato, Gray si limita a gestire gli elementi di un prodotto trito e ritrito, senza mai dimostrare di poter portare con sè una ventata di aria fresca.

La trama è priva di originalità: alieni e umani oramai vivono da anni in sintonia, ma una minaccia arriva dall’universo per distruggere il mondo… ovviamente porta alla mente quella di centinaia di film dello stesso filone narrativo? Inoltre non paga la scelta produttiva di spingere forte sulla diversità, in questo caso di natura sessuale. A nostro avviso, tale scelta costringe la narrazione a mettere al centro dell’attenzione non tanto “la minaccia che arriva dall’universo“, ma una più che esagerata “battaglia tra i sessi” messa in atto tra gli Agenti H e M. Il risultato è una forzatura sociale non indifferente.

A salvare le apparenze “fortunatamente” è il livello di intrattenimento, ben supportato da ottimi effetti visivi, una buona colonna sonora, alcune location da sogno (tra queste anche la nostra Napoli), ed un casting molto vicino alle nuove generazioni di pubblico.

Il Cast

Come sottolineato a più riprese in giro per il web, Tessa Thompson e Chris Hemsworth hanno dimostrato – in Thor: Ragnarok – di avere un’ottima chimica sul set. I due attori anche con MIB International hanno dimostrato di essere una coppia ben affiatata, esteticamente bellissima, e soprattutto ben bilanciata dal punto di vista caratteriale. I personaggi a loro affidati dimostrano spesso di essere mal caratterizzati, ma quando c’è talento, tutto si supera.

Il cast si regala, inoltre, un Liam Neeson sempre carismatico, ed un Rafe Spall all’altezza, permettendosi di tenere ai margini della narrazione un talento innato come quello di Emma Thompson. La delusione più forte, a nostro avviso, arriva da Rebecca Ferguson, qui alle prese con un personaggio clamorosamente privo di mordente.

In Conclusione

Men in Black International è l’ennesimo buco nell’acqua di Hollywood. Un film incapace di riavviare una saga amata dai fan, ma che riesce comunque ad intrattenere grazie ai suoi pochi – ma importanti – pregi. Il futuro della saga è al momento in una zona grigia, è di certo la qualità di questo nuovo capitolo non aiuta.


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