Tim Burton approda su Netflix con Mercoledì, la serie spin-off del celebre franchise dedicato alla Famiglia Addams. Questa è la recensione della prima stagione.
Mercoledì (Jenna Ortega), difficilmente si confà alle abitudini dei licei statunitensi e per questo viene cacciata frequentemente dalle scuole che frequenta. Disperati, e con una scampata condanna per tentato omicidio che grava come una spada di Damocle sulla testa dell’adolescente, Gomez (Luis Guzmán) e Morticia (Catherine Zeta-Jones) decidono che occorre una terapia d’urto per far si che la loro “bambina” ritrovi la strada smarrita e la iscrivono coattivamente alla Nevermore Academy, la prestigiosa scuola privata per reietti, frequentata a suo tempo dai genitori di Mercoledì.
La ragazza fa fatica ad ambientarsi, ma nel contempo cerca di far luce sugli inquietanti fatti che venticinque anni prima hanno turbato, e turbano tutt’ora, la cittadina di Jericho e la stessa accademia. La giovane Addams si dovrà rapportare con sirene, lupi mannari, sette segrete e stranezze d’ogni genere che, non faranno altro, che aumentare lo spirito d’avventura dalla ragazza.
IL COMMENTO
È la Mercoledì di Tim Burton che non ti aspetti, più vicina a Beetlejuice che ad uno dei suoi ultimi lavori più cupi, ma non per questo meno avvincente, anzi! I primi due episodi non hanno un grande ritmo e servono più che altro a costruire il mondo intorno alla protagonista. Introspettivi e necessari alla descrizione dettagliata dell’infinità carrellata di personaggi, tutti importanti e necessari, allo sviluppo della trama di questa prima stagione.
Successivamente la storia si dipana, lasciando spazio e momenti vibranti ed appassionanti con alcune scene epiche, tra cui quella del ballo, dove una brillante Jenna Ortega dà sfoggio della sua arte, improvvisando ed ammaliando dapprima il regista e poi il pubblico. Una onirica ed inconsueta danza che, non sappiamo quanto volutamente, omaggia le performance del Gomez impersonato da John Astin.
Le atmosfere dark e la colonna sonora sono un perfetto connubio che spingono la serie verso vette elevate, complice anche un’ottima fotografia con ottimi piani sequenza. Il classico tema della Famiglia Addams è, qui, rivisitato con un ritmo intrigante e cupo.
Jenna Ortega è perfetta nel ruolo. Quel suo sguardo vacuo ed assente, anche nei momenti di patos maggiore, la rende una Mercoledì migliore delle precedenti versioni viste finora, con buona pace anche per la bravissima Christina Ricci che qui impersona un’insegnante di botanica sui generis, di fine ispirazione alla Pamela Isley della Thurman.
Ottima anche le performance di Catherine Zeta-Jones. La sua è una Morticia in linea con le aspettetive dei palati più difficili. La prova di Luis Guzmán, lontana anni luce dall’immaginario regalatoci da Astin e Julia, risulta calzante con la caratterizzazione del personaggio nei fumetti. Ottima scelta!
La scelta del regista – perfettamente riuscita – di portare sullo schermo un “mano” quanto più realistico possibile, con un apporto di CGI minimale, è da applausi. Ne scaturisce un personaggio perfettamente integrato nel recitato, con uno spessore non indifferente ed altamente empatico, così come lo era stato quello originale degli anni ’60.
IN CONCLUSIONE
Originale, mai banale e con personaggi ben caratterizzati, Mercoledì (qui il trailer) si prepara a diventare una delle serie più importanti della piattaforma. In ogni caso, si tratta di una serie adatta a tutte le età.
Mercoledì
Regista: Tim Burton
Data di creazione: 2022-12-03 17:36
4
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