Diretta da Mike Flanagan, ormai annoverato tra i maestri dell’horror seriale contemporaneo (grazie, soprattutto, alla sua firma sulla serie “The haunting of Hill House”), Midnight Mass è la nuova serie televisiva horror, distribuita sulla piattaforma Netflix a partire dal 24 settembre 2021. Questa è la recensione.
Alla base della narrazione c’è l’omonimo romanzo di Francis Paul Wilson, datato 2004, che racconta la storia del rientro a Crockett Island di Riley Flynn. L’uomo, dopo aver trascorso alcuni anni in carcere, torna dalla sua famiglia in quest’isola quasi sospesa nel tempo e in cui tutti conoscono tutti. La comunità dell’isola, fortemente pragmatica e religiosa, sarà sconvolta da alcuni accadimenti strani e misteriosi che inizieranno con l’arrivo del nuovo prete.
La serie Midnight Mass, composta da sette episodi di circa un’ora l’uno, si snoda, ed è chiaro sin dalle prime sequenze, lungo i binari che legano l’orrore alla religione. Non è la prima volta che questo legame viene portato sullo schermo, basti pensare a tutte le pellicole sugli esorcismi o ai più recenti “The VVitch” e “Midsommar – Il villaggio dei dannati”, ma in questo caso la messa in scena è del tutto diversa. Il male, in Midnight Mass non assume, almeno inizialmente, una forma definita. Il regista cerca, anzi, di portare in scena un malessere intangibile attraverso atmosfere rurali e marinare allo stesso tempo e tramite cliffhanger ben congeniati. Con il passare degli episodi, e l’inevitabile scioglimento di certi nodi della trama, il mordente che caratterizza le prime puntate viene meno e il non visto lascia spazio ad un’esplicitazione e ad un’estetica orririfico/patinata che aveva già caratterizzato la serie precedente di Mike Flanagan, ossia “The haunting of Hill House”.
La scelta di preferire all’azione forsennata un ritmo lento risulta tuttalpiù riuscita e permette un approfondimento buono di gran parte dei personaggi, cosa non affatto scontata per un prodotto seriale che, alla fine, è un racconto corale. L’elemento che ha fatto un po’ storcere il naso, ma si tratta di un parere assolutamente personale, è il tentativo di buttare qua e là inutili rimandi ad alcune delle tematiche sociali più in voga al momento: la discriminazione, il razzismo, l’integralismo religioso. Il tentativo di accenno a questi argomenti risulta alquanto fuori luogo e la scrittura, nelle sequenze in questione, diventa più farraginosa e goffa.
Eppure, al netto dei difetti sopracitati, la narrazione riesce a mantenere viva l’attenzione e la stessa scrittura riesce a distinguersi grazie ad una buona descrizione della metamorfosi che trasforma, via via, la comunità religiosa di Crockett Island – quasi – in una setta. L’ambivalenza tra religione e dannazione, tra il divino e il “diabolico” è tutto sommato riuscita e, anche grazie ad una fotografia curata e ad una colonna sonora funzionale, “Midnight Mass” riesce a conquistarsi una posizione di rilievo nella nicchia delle serie televisive di genere uscite negli ultimi tempi.
Sette episodi che intrattengono e fanno riflettere e che, a tratti, riescono anche a sorprendere lo spettatore. Cosa, al giorno d’oggi, da non sottovalutare. Midnight Mass è attualmente disponibile sul catalogo di Netflix.
Midnight Mass
Regista: Mike Flanagan
Data di creazione: 2021-10-07 23:45
3.5
Scopri di più da UNIVERSAL MOVIES
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.