Oggi commentiamo la sesta stagione della celeberrima serie Tv antologica American Horror Story, intitolata Roanoke e curata, come le altre, da quel geniaccio di Ryan Murphy.
Come per Agents of SHIELD, anche questa stagione si distingue per una struttura particolare e intrigante: i primi cinque episodi ci raccontano la storia della leggenda della casa di Roanoke e degli omicidi che avvengono durante i tre giorni della Luna di Sangue, raccontati come se fossero un format di DMAX o canali del genere, il sesto episodio è un elemento di raccordo che ci mostra il successo del programma, quindi tre episodi che ci mostrano un reality in cui nella casa di Roanoke ritornano i protagonisti e gli attori che li hanno interpretati e, infine, un episodio di epilogo.
Per tutta la durata della stagione ciò che vediamo è un mix vorticoso di immagini prese da telecamere, smartphone, GoPro e altri dispositivi di riprese mobili, che creano un tappetto visivo difficilmente dimenticabile. E’ incredibile come ogni immagine avesse un senso logico, anche se ripresa da una telecamera laterale o un cellulare caduto per terra, mantenendo una coerenza narrativa ottima.
Inoltre, è bellissimo il gioco recitativo messo in atto dagli autori. Ogni personaggio è interpretato da due attori diversi, che riescono ad imprimere il loro stile e la loro unicità, tutti incredibilmente bravi e tutti in parte. Affascinante, nella seconda parte della stagione, vedere gli attori e i loro personaggi che si incontrano, mostrando una diversa personalità e relazioni inedite.
Kathy Bates è una garanzia, come anche la sempre più brava Angela Bassett. Magnifica, come tutte le stagioni, Sara Paulson che non viene gratificata da Hollywood come dovrebbe ma, su tutte, una menzione particolare va a Adina Porter che ha interpretato Lee Harris.
La Porter ha mostrato una tecnica recitativa ottima e ci ha fatto entrare sottopelle il suo personaggio combattivo, difficile e intrigante. L’attrice era già stata nel cast del famoso telefilm True blood e nel ruolo di Indra in The 100, ma qui ha brillato più di tutti.
L’epilogo finale è stato fortemente criticato dagli spettatori e dalla stampa, poichè eleva alla potenza il gioco di matrioske che ha sottolineato tutta la serie. In esso, in realtà, vi è l’unica, bellissima scena finale, girata con la cinepresa e con i tempi cinematografici che rendono il tutto più lirico.
American Horror Story si conferma una serie eccezionale a livello qualitativo, come poche se ne sono viste. Ottimamente recitata, visivamente sperimentale, questa stagione si ricorda per i continui rimandi al mondo dei reality e delle serie televisive che ricostruiscono la realtà, in un gioco visivo affascinante, spericolato e coinvolgente. Ah, e c’è anche sangue, tantissimo sangue e tantissimo horror, con, in più, un piccolo cameo di Lady Gaga. MUST!
Ecco tutti i teaser e i trailer della serie tv:
https://www.youtube.com/watch?v=K5egBt9MLHM
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