Morto Luis Sepúlveda, stroncato a 70 anni dal Coronavirus
Non ce l’ha fatta. Lo scrittore cileno Luis Sepúlveda è morto all’età di 70 anni stroncato dal Coronavirus che lo aveva colpito poco meno di due mesi fa.
Dal 27 febbraio lo scrittore si trovava ricoverato all’Ospedale Universitario delle Asturie e, dopo qualche giorno, risultò essere positivo al Coronavirus insieme alla moglie, la poetessa Carmen Yáñez.
Nato a Oville (Cile) nel 1949, Luis Sepúlveda si avvicinò da giovane alla letteratura e alla politica iscrivendosi all’età di 15 anni alla Gioventù Comunista.
Nel 1973, a seguito del golpe di Pinochet, lo scrittore venne arrestato e torturato. Grazie alle pressioni di Amnesty International, però, venne rilasciato dopo aver trascorso più di due anni in carcere .
Il suo primo romanzo, Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, risale al 1989 da cui nel 2001 venne tratto l’omonimo film diretto dall’australiano Rolf de Heer.
Nel 1996 pubblicò quello che, almeno in Italia, risulta tuttora il suo libro più conosciuto: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Da questo romanzo Enzo D’Alò trasse La gabbianella e il gatto, film d’animazione a cui lo stesso Sepúlveda partecipò attivamente prestando la voce al personaggio del poeta.
Luis Sepúlveda esordì alla regia nel 2002 con il film Nowhere di cui curò anche soggetto e sceneggiatura e interpretato, tra gli altri, da Harvey Keitel. Il film racconta la storia di un ex marine impegnato a liberare alcuni dissidenti in un paese in cui vige una violenta dittatura.
Nello stesso anno, insieme a Diego Meza, diresse il documentario Corazonverde.
Il suo ultimo romanzo, Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa, risale al 2018.
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