Lorenzo Quagliozzi con De l’amour perdu per la finzione e Margherita Giusti con The Meatseller per l’animazione, entrambi presentati alla Mostra del Cinema di Venezia, sono i due giovani vincitori dei Nastri d’Argento 2024.
Con loro, nei premi assegnati dai giornalisti cinematografici nel palmarès di quest’edizione, sono protagoniste le donne con le storie dolorose di amori spezzati e sogni infranti dalla violenza di genere come dalla guerra. Una tendenza forte anche nel cinema corto, siglata, oltre le sceneggiature dei due Nastri vincitori, anche da Corpo unico – regista esordiente l’attrice Mia Benedetta – miglior corto nella ‘cinquina’ speciale che ha proposto quest’anno una riflessione proprio sulla violenza contro le donne
Tema che torna anche, in due diverse declinazioni, nei corti ispirati da tragici eventi di cronaca: se nel filo narrativo di The Meatseller c’è la storia vera di Selinna Ajamikoko, giovane nigeriana che sogna di diventare una macellaia come sua madre, Osas e le donne di Benin City di Gabriele Gravagna mette al centro la vicenda della donna che ha fondato a Palermo la prima associazione per tutelare le giovani nigeriane vittime della tratta della prostituzione, dopo un orribile, triplice omicidio di tre giovanissime. Un racconto già premiato al Festival di Torino e nel palmarès dei Nastri 2024 menzione speciale, fuori selezione, per un racconto che unisce alla cronaca la tradizione del cinema civile.
Un’altra storia al femminile per De l’amour perdu, la vicenda tra preghiera e rinuncia di una giovane monaca divisa tra Dio e l’amore nella Francia occupata dai nazisti. Ed è infine, nella linea della difesa dei diritti negati, il Premio a Farnoosh Samadi, coraggiosa regista iraniana molto attiva in Italia, quest’anno in selezione ufficiale con Titanic, suitable version for iranian families.
Altro tema significativo nella qualità dei cortometraggi vincitori è quest’anno l’attenzione di alcuni produttori ‘speciali’ che hanno il merito di aver offerto un’occasione importante a due autori al debutto.
De l’amour perdu è sostenuto infatti dalla Numero 10 di Paolo Sorrentino con la Kavac Film di Simone Gattoni, produttore di Marco Bellocchio. The Meatseller invece è una produzione della Frenesy Film di Luca Guadagnino. [The Meatseller, premiato con il David di Donatello per il miglior cortometraggio]
Importanti nel palmarès dei corti anche i contributi tecnici: per Dive di Aldo Iuliano, premio speciale nella ‘cinquina’ finalista di finzione, Daniele Ciprì è alla fotografia e Marco Spoletini ne firma il montaggio. Oltre i temi delle donne, premi speciali hanno segnalato anche la commedia con Chi spara per primo di Emanuele Palamara, Sognando Venezia di Elisabetta Giannini per il più giovane esordio alla regia al femminile, e, per l’uso creativo del footage, We should all be futurist diAngela Norelli, in concorso alla Settimana della Critica di Venezia.
Premio speciale per l’animazione infine a Il Giusto di Davide Tromba, per la capacità di unire il tratto originale del disegno animato alla vicenda eroica di un ragazzo appena diciottenne, Attilio Francesetti ‘Tilliu’ che riuscì a mettere in salvo più di trecento ebrei tra neve e rocce impenetrabili nel gelido inverno del ’43.
Corti d’ Argento 2024: le cinquine finaliste
In ‘cinquina’ per il miglior corto di finzione:
- De l’amour perdu di Lorenzo Quagliozzi
- Coupon. Il film della felicità di Agostino Ferrente
- Dive di Aldo Iuliano
- Il compleanno di Enrico di Francesco Sossa
- Tilipirche di Francesco Piras
In ‘cinquina’ per l’animazione:
- The Meatseller di Margherita Giusti
- Il corpo del mondo di Simone Massi
- In una goccia di Valeria Weerasinghe
- La notte di Martina Generali, Simone Pratola, Francesca Sofia Rosso (CSC Torino)
- Oblivion di Igor Imhoff
- Corpo unico di Mia Benedetta
Nella ‘cinquina speciale’ contro la violenza di genere:
- Chello ‘ncuollo di Olga Torrico
- Epitaph di Silvia Lorenzi
- La quotidiana Odissea di Penelope di Michele Bottini
- La verità di Miranda Angeli
I Premi in postproduzione di Media Fenix
Ai Premi ufficiali si aggiunge il contributo di Media Fenix, società di postproduzione partner dei Corti d’Argento, che ha attribuito tra i premi ufficiali un bonus importante in servizi per i due vincitori dei Nastri di finzione:per Lorenzo Quagliozzi (De l’amour perdu) la realizzazione di sottotitoli per persone sorde e l’audiodescrizione per persone non vedenti.
Al regista e sceneggiatore Aldo Iuliano (Dive) ‘Premio speciale’ nella stessa sezione, un buono in servizi di post-produzione del valore di cinquemila euro a disposizione per il suo prossimo film o cortometraggio.
I finalisti e i vincitori dei ‘Corti d’Argento’ sono stati scelti tra i 235 corti di finzione e i 25 di animazione editi e usciti nel 2023, visionati quest’anno dal Direttivo Nazionale dei Nastri d’Argento, composto da Laura Delli Colli (Presidente) Fulvia Caprara (Vice presidente) Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi. Con Romano Milani Segretario generale.
Nastri d’argento: tutti i vincitori dei corti d’argento 2024
I CORTI D’ARGENTO 2024
DE L’AMOUR PERDU di Lorenzo Quagliozzi (finzione)
THE MEATSELLER di Margherita Giusti (animazione)
PREMI SPECIALI
DIVE di Aldo Iuliano
CORPO UNICO di Mia Benedetta
CHI SPARA PER PRIMO di Emanuele Palamara
SOGNANDO VENEZIA di Elisabetta Giannini
WE SHOULD ALL BE FUTURIST di Angela Norelli
IL GIUSTO di Davide Tromba (animazione)
Per l’ impegno in difesa dei diritti negati in Iran FARNOOSH SAMADI
OSAS E LE DONNE DI BENIN CITY di Gabriele Gravagna (menzione speciale, fuori selezione)
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