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[Netflix Originals] La Recensione di iBoy, lo sci-fi con Maisie Williams

Il nuovo film protagonista delle nostre recensioni firmate Netflix Originals è iBoy, lo sci-fi diretto dal quasi esordiente Adam Randall ed interpretato da Bill Milner, Maisie Williams, Miranda Richardson e Rory Kinnear.

iBoy si presenta come una sorta di cinecomic per ragazzi con forti toni fantascientifici. Un ragazzo viene colpito da un proiettile di arma da fuoco alla testa dopo aver assistito ad un crimine ai danni di una sua amica. Il proiettile esploso, prima della testa del ragazzo, colpisce il cellulare che questi stava usando per chiamare aiuto, così il microchip si fonde nella sua corteccia cerebrale, creando così una sorta di upgrade intellettuale. Il ragazzo da quel momento utilizzerà il suo nuovo potere per ripulire la città dalla criminalità.

Le Nostre Impressioni

Il nuovo prodotto sci-fi targato Netflix Originals non è di certo quel film che fa gridare al miracolo, ma nel suo piccolo possiede quel potenziale per raccogliere una piccola quantità di consensi tra il pubblico meno adulto, questo è anche dovuto dal fatto che la stragrande maggioranza dei protagonisti non supera neppure la maggiore età, ed il tema quasi supereroistico sembra negli ultimi anni essersi ritagliato un posto nel cuore della cosiddetta generazione Yount Adult.

Tra i difetti maggiori di iBoy sottolineamo la sua mancanza di originalità, troppi i riferimenti al cinema sci-fi del recente passato che si sono palesati davanti ai nostri occhi (Matrix, Lucy su tutti), inoltre l’approccio alla narrazione del quasi esordiente regista Adam Randall sembra troppo serioso e forse per un film del genere non sembra questa la scelta giusta, sono troppo pochi gli esperimenti riusciti in tal senso, ed invece molti quelli che hanno fallito miseramente, basti pensare al recentissimo Batman v Superman: Dawn of Justice, il quale avrebbe giovato, a nostro parere, di un pò di sana ironia.

Il contesto sociale inglese da cui il regista prende spunto per costruire il suo iBoy, tra l’altro parliamo di un film tratto da un omonimo romanzo, è ben rappresentato, la criminalità giovanile è purtroppo una piaga sempre più estesa nella nostra società, ed il protagonista interpretato da Bill Milner ne sembra viverne le conseguenze in maniera quasi passiva, ovviamente almeno fino all’ottenimento dei poteri che ne cambiano lo status in maniera forse fin troppo diretto.

Bill Milner non è un bel ragazzo, ne possiede un fisico possente da supereroe, ma nel suo piccolo riesce discretamente a dare vita a quello che possiamo considerare un moderno vigilante metropolitano, ovviamente lavora discretamente anche sulla costruzione interpretativa di un personaggio figlio di una società difficile che non aspetta nessuno, l’approccio alla scoperta dei poteri forse lascia a desiderare. Maisie Williams ha del talento, e lo ha dimostrato interpretando un ruolo bello tosto in Il Trono di Spade, ma in iBoy risulta quasi fuori luogo, quello della giovane fanciulla in pericolo non sembra il ruolo giusto in questo momento per lei, da rivedere ovviamente la sua interpretazione.

iBoy è stata la prima esperienza collaborativa tra Netflix ed il cinema inglese, ovviamente c’era da aspettarsi un risultato migliore, questo è certo, ma non bisogna disperare, siamo solo all’inizio e come spesso succede, i piccoli inconvenienti servono a maturare per il futuro.

Il Verdetto 6


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