I rapporti tra Hollywood e lo streaming, soprattutto Netflix, sono sempre stati fragili e sottoposti a rigidi compromessi. Ora, questi rapporti rischiano di rompersi definitivamente dopo la lettera di protesta che il CEO di Netflix ha inviato all’Hollywood Foreign Press, l’associazione di giornalisti della stampa internazionale che ogni anno assegna i Golden Globes.
Più specificatamente, qualche giorno fa l’HFPA ha votato una proposta per cercare un nuovo CEO, un responsabile in materia di uguaglianza, diversità e inclusione e, infine, per l’incremento di venti nuovi membri entro l’anno prossimo e del 50% nel prossimo biennio.
Queste riforme, però, non hanno accontentato tutti, a partire dal CEO di Netflix Ted Sarandos che ha prontamente scritto una lettera (riportata da Deadline) in cui riporta i propri dubbi a riguardo arrivando addirittura a minacciare di boicottare l’HFPA. Ecco, di seguito, uno stralcio della lettera:
“[…]Il voto di oggi è un importante primo passo, ma non crediamo che le nuove politiche da voi proposte – in particolare riguardo il numero di nuovi membri e la velocità con cui verranno inclusi – possano rispondere realmente ai problemi dell’HFPA riguardo l’inclusione e la diversità, o all’assenza di standard trasparenti su come i vostri membri dovrebbero operare. Quindi concluderemo qualsiasi attività con la vostra organizzazione finché non verranno apportati cambiamenti significativi. […] Netflix e i talent con cui lavoriamo non possono ignorare il generale fallimento nel rispondere a questi problemi cruciali con urgenza e rigore.“
Secondo Sarandos l’HFPA, affinché possa applicare una reale politica di inclusione e diversità, dovrebbe aumentare i propri componenti oltre i trecento e adottare un codice di regolamentazione riguardante la stagione dei premi.
Il presidente dell’HFPA, dal canto suo, si è detto disponibile a un dialogo per appianare le divergenze e trovare un punto d’incontro tra le parti.
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