Nightflyers, la recensione della serie tv prodotta da Netflix
Abbiamo visto Nightflyers, una serie sci-fi/horror del 2018, co-prodotta e distribuita da Netflix. La nostra recensione.
La serie tv è liberamente tratta da un romanzo di George R.R. Martin, celebre autore di Il Mondo del Ghiaccio e il Fuoco, la cui base è servita come materiale per Il Trono di Spade.
Nel ruolo di showrunner Jeff Buhler, mentre Eoin Macken, David Ayala, Jodie Turner-Smith, Angus Sampson, Sam Strike fanno parte del cast della prima stagione.
Mentre gli abitanti della Terra devono affrontare una crisi senza precedenti, uno scienziato ed il suo team partono per lo spazio profondo con l’obiettivo di incontrare una razza aliena capace di aiutarli. Ma la Nightflyers, l’astronave con cui il team cercano la salvezza nello spazio, nasconde segreti terribili.
La Recensione
Accompagnata da una campagna promozionale poco incisiva, la nuova serie sci-fi a tinte horror di Netflix non supera le aspettative – già basse – degli addetti ai lavori. I motivi del nuovo “flop” del colosso dello streaming sono molteplici, e per nulla giustificabili.
Tralasciando la scelta dei produttori di diluire la serialità dello show, con l’introduzione di episodi che non aggiungono nulla nel computo della narrazione, Nightflyers non incide, finendo per deludere non solo gli amanti del genere fantascientifico, ma anche coloro che speravano di poter apprezzare quelle venuture horror sbandierate da Netflix durante la campagna promozionale.
La sceneggiatura firmata da Jeff Buhler si presenta con un ritmo clamorosamente lento, e questo nonostante la presenza di alcuni momenti che lascerebbero – erroneamente – ben sperare nel corso della stagione. La mancanza di pathos nella narrazione si aggiunge ad una caratterizzazione dei personaggi principali scarna, ed un’introduzione della storia alla base dello show per nulla convincente. A dare il colpo di grazia, un finale frettoloso che fa di Nightflyers, l’ennesimo flop qualitativo di Netflix.
Sul cast poco da dire. Molte facce semi-sconosciute, e personaggi – come già accennato in precedenza – poco caratterizzati: un mix letale che di certo non ha giovato per la valutazione finale.
L’aspetto visivo risulta in linea con le migliori produzioni Netflix, ciononostante una discreta fotografia, ed effetti visivi di qualità non possono salvare una serie tv priva di appeal, l’ennesima prodotta dal colosso dello streaming.
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