No Exit Film Recensione Commento

No Exit: recensione del thriller distribuito su Disney+

No Exit è un thriller distribuito da Disney+, diretto da Damien Power, con protagonista la quasi esordiente Havana Rose Liu. Questa è la recensione.

Tratto dall’omonimo romanzo firmato da Taylor Adams, il film No Exit mette al centro dell’attenzione le disavventure di un gruppo di persone bloccate in un centro di raccolta durante una tormenta di neve. Protagonista è la giovane Darby (Havana Rose Liu), fuggita da un centro di riabilitazione per andare a salutare la madre un’ultima volta mentre lotta contro la morte in ospedale. Bloccata con altri quattro estranei per una tormenta in un centro di raccolta, la giovane scopre suo malgrado che una bambina è tenuta in ostaggio in uno dei veicoli nel parcheggio. Spaventata, la giovane deve scoprire l’identità dell’aguzzino, ed ovviamente liberare l’ostaggio.

REGIA E SCENEGGIATURA

Una ragazza alle prese con problemi personali abbastanza gravi, una tormenta di neve, un luogo ristretto, un rapimento e quattro completi estranei di cui uno è il rapitore. Sono questi gli ingredienti di un thriller che riprende in parte i vecchi romanzi di Agatha Christie cercando, però, di ricrearsi una propria identità attraverso una serie di elementi horror, ed una narrazione fresca ed intuitiva.

Nonostante una sceneggiatura non esattamente di prim’ordine, il regista Damien Power, qui alle prese con il suo primo importante lavoro in quel di Hollywood, si destreggia in maniera intelligente confermando quanto di buono si dice sul proprio conto. Il suo No Exit punta l’attenzione del pubblico sulla bravura del cast, ed in particolare della protagonista (Havana Rose Liu), straordinaria nel tenere sempre alto il livello di tensione emotivo del suo personaggio. Tra colpi di scena più o meno telefonati, il film scivola via in un turbinio di emozioni, perlopiù concentrate nel suo ultimo atto, sfruttando tra le altre cose un ambiente assolutamente claustrofobico e tematiche importanti quali il traffico di persone e l’uso di droga.

Molti sono gli elementi narrativi presi in prestito dalla sconfinata “libreria hollywoodiana” e non solo, ed è facile per questo perdersi in ragionamenti che vanno al di là del puro e semplice intrattenimento. A tal proposito, è lecito pensare che il regista abbia subito influenze importanti da film quali Saw – L’enigmista (per i suoi elementi sadici, e le ambientazioni claustrofobiche), The Hateful Eight (per l’idea di chiudere completi sconosciuti in un ambiente chiuso) e come detto da quei classici racconti gialli firmati Agatha Christie (per la sua idea di base di rendere interessante la scoperta della verità, faccia a faccia con il male celato dietro sorrisi). Ciononostante No Exit, come detto, conserva una sua personalissima identità dimostrando che è possibile “prendere in prestito” elementi narrativi celebri, e rimanere comunque nel campo della originalità.

CAST ED ELEMENTI TECNICI

Al suo primo vero ruolo da protagonista, Havana Rose Liu dimostra di avere talento da vendere. La giovane attrice è di fatto il fulcro emotivo dell’intero progetto No Exit. La sua performance vale da sola l’intero prezzo del biglietto, anche se in questo caso si tratta di una produzione televisiva. Il cast di supporto fa il suo “lavoro sporco” riuscendo ad accompagnare il viaggio all’inferno della giovane protagonista senza mai rubargli la scena.

Dal punto di vista prettamente tecnico, No Exit offre ben poco, ma quello che mostra è sufficiente a dimostrare che con un piccolo budget è possibile fare film di qualità. L’intero racconto si svolge all’interno (a parte qualche “fuori pista”) di un unico ambiente, prestandosi così alla perfezione all’idea di tenere alta la tensione emotiva, ed ovviamente offrire una sorta di effetto claustrofobico. In alcune sequenze, inoltre, c’è la possibilità di regalarsi qualche brivido attraverso un buon utilizzo di effetti visivi intelligenti e mai marcati.

CONCLUSIONE

No Exit a nostro avviso è un film che svolge il proprio dovere alla perfezione senza mai osare più del dovuto; in altri casi tale mancanza di coraggio può essere considerata un difetto importante, ma siamo certi nell’affermare che in questo caso è più un valore aggiunto.


No Exit
no exit film recensione commento

Regista: Damien Power

Data di creazione: 2022-03-02 19:03

Valutazione dell'editor
3

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