Per la serie Welcome to the Blumhouse abbiamo visto Nocturne, l’horror prodotto da Blumhouse Productions, distribuito su Prime Video. Questa è la recensione.
Il film è stato scritto e diretto dall’esodiente Zu Quirke, il cast invece conta sulla presenza di Sydney Sweeney, Madison Iseman e Jacques Colimon. Anche se contenente diverse affinità col genere horror, Nocturne si presenta come un thriller psicologico, ambientato nel difficile mondo della musica.
Al centro della trama di Nocturne due sorelle iscritte in una prestigiosa accademia musicale. Vivian (Iseman) ha tutte le carte in regola per diventare una stella della musica classica, Juliet (Sweeney) vive nella sua ombra, e questo nonostante il suo immenso talento. La misteriosa morte dell’allieva più talentuosa dell’accademia spinge le due sorelle a sfidarsi per prendere il suo posto, ma un alone di mistero si cela dietro tale scomparsa. La sfida assume via via toni inquietanti.
Reduce da alcuni cortometraggi ben accolti dalla critica, la giovane regista Zu Quirke punta tutto sull’inquietudine, tenendosi ben lontana da quell’etichetta horror tanto sbandierata dalla Blumhouse, la società che ne detiene i natali produttivi. Per tutta la durata della pellicola si respira un’atmosfera cupa, spesso sottolineata da una fotografia densa di colori scuri ed ambienti estremamente claustrofobici. Da questo punto di vista la scelta è ovviamente obbligata da una sceneggiatura che non lascia di certo spazio ad altri tipi di emozioni.
La sceneggiatura di Nocturne, da considerare abbastanza spartana per la quantità limitata di discorsi, e sequenze utili ad innalzare la qualità complessiva di una narrazione fin troppo cadenzata e priva di originalità, è accompagnata spesso da sequenze psichedeliche, se vogliamo oniriche, quasi come a voler sottolineare il distacco da quel genere horror di cui in fin dei conti appartiene.
Così come per regia e sceneggiatura, anche la recitazione punta tutto sull’aspetto minimal, con gli attori impegnati spesso con poche battute. Sydney Sweeney dimostra di avere buone doti recitative, utilizzando spesso l’espressività più di ogni altra cosa. Madison Iseman, il più delle volte apprezzata in generi comedy, rasenta una buona presenza scenica, con un potenziale forse ancora inesploso. Il rapporto burrascoso tra i loro due personaggi è spesso esasperato senza una reale motivazione, e questo di certo non giova ad una narrazione poco lineare, finendo per danneggiare anche la resa delle sequenze in cui entrambe sono presenti.
Dopo i promettenti The Lie e Black Box, da un film come Nocturne ci si aspettava forse qualcosa in più, ma come spesso accade in quel di Hollywood, non tutte le ciambelle riescono col buco. Per la collezione creata dalla Blumhouse questo può essere considerato un passo falso.
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