Oscar 2019 – Kevin Hart lascia la conduzione dopo due giorni di polemiche

Dopo due giorni di polemiche su polemiche con la comunità LGBTQ, l’attore Kevin Hart ha lasciato la conduzione della serata di premiazione degli Oscar 2019.

Tutto è iniziato solo due giorni fa, ovvero in occasione del suo ingaggio da parte dell’Academy. La comunità LGBTQ si infatti è da subito fatta sentire, imputando all’attore alcune sue uscite inappropriate nei confronti della stessa comunità datate di qualche anno.

Le polemiche – e le accuse ricevute – hanno spinto stanotte l’attore a lasciare la conduzione della Lunga Notte degli Oscars, e nel farlo ha postato alcuni post di cui vi riportiamo le traduzioni qui di seguito.


Ho scelto di lasciare la conduzione della cerimonia degli Oscar di quest’anno, perché non voglio rappresentare una distrazione in una notte che dovrebbe essere celebrata da così tanti artisti di talento. Mi scuso sinceramente con la comunità LGBTQ per le parole insensibili che ho utilizzato in passato. […] Mi dispiace di aver ferito delle persone. Sto crescendo, e voglio continuare a farlo. Il mio obiettivo è avvicinare le persone, non dividerle. Tanto amore e sostegno all’Academy. Spero di incontrarvi di nuovo presto.


Nelle ore precedenti alla decisione, Kevin Hart aveva però palesato l’intenzione di non voler lasciare l’incarico, perchè si riteneva cresciuto e maturato rispetto al periodo in cui aveva riferito certe dichiarazioni scomode.


Ve lo giuro, il nostro mondo sta diventando folle. Non permetterò che questa follia mi causi frustrazione o rabbia, specialmente quando ho lavorato duramente per arrivare alla situazione mentale in cui mi trovo ora. Quelli del mio team mi chiamano continuamente: “Oddio, Kevin, nell’ambiente sono tutti arrabbiati per dei tweet che avevi fatto anni fa”. Ragazzi, ho quasi 40 anni. Se non pensate che le persone possano cambiare, crescere, evolvere, non so cosa dirvi. Se volete tenere costringere le persone a continuare a giustificarsi o spiegare il proprio passato, fate pure. Ma sono la persona sbagliata. Sto da dio, sono maturato molto e tutto ciò che faccio è diffondere positività. 


Tra l’altro l’Academy aveva dato anche un ultimatum all’attore per scusarsi con la comunità LGBTQ per le parole riferite anni prima.


Ho detto [all’Academy] che non avevo intenzione [di lasciare], perché ne ho parlato già diverse volte in passato. Non è la prima volta che questa cosa riemerge. Se andrà a finire male, grazie dell’opportunità, Academy.


Ora l’Academy dovrà trovare un nuovo presentatore, e dovrà farlo sperando di non incorrere nello stesso problema avuto con Kevin Hart.



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