Oscar 2021: tra sorprese e delusioni, ecco com’è stata l’edizione del Covid
L’edizione del Covid, ma anche quella delle sorprese e delle delusioni. Ecco come sarà ricordata l’edizione del 2021 degli Oscar, arrivati quest’anno alla loro 93a edizione che hanno visto trionfare Nomadland ma che sono riusciti, nel bene e nel male, a sorprendere.
Il già Leone d’oro Nomadland si è dunque aggiudicato tre statuette, di cui due sono già nella storia: Chloé Zhao è la prima regista non caucasica a vincere la statuetta, mentre la protagonista Frances McDormand ha raggiunto Meryl Streep per la quantità di Oscar vinti (3).
Ma ciò che ha davvero sorpreso è stato l’Oscar per il miglior attore protagonista: se per molti (tutti) il vincitore doveva essere il compianto Chadwick Boseman, vista anche la quantità di premi vinti finora, ad aggiudicarsi il premio è stato invece Anthony Hopkins che per la sua interpretazione in The Father – Nulla è come sembra ha vinto così il suo secondo Oscar quasi trent’anni dopo quello vinto per Il silenzio degli innocenti.
Sorpresa, ma anche delusione (ahinoi!), per Laura Pausini che si è vista rubare il premio per la miglior canzone dalla cantante H.E.R per la canzone Fight for you di Judas and the Black Messiah. Pazienza, ma difficilmente potrà esserci una seconda occasione. E delusione anche per l’altro italiano in gara: Pinocchio di Matteo Garrone non è riuscito ad aggiudicarsi i premi per il trucco e per i costumi.
E anche una grande penna come Aaron Sorkin, regista e sceneggiatore di Il processo ai Chicago 7, stavolta è stato snobbato a favore dell’esordiente Emerald Fennell per lo script di Una donna promettente: il female empowerment al suo massimo potenziale.
Tra le conferme, l’Oscar come miglior film internazionale per Un altro giro di Thomas Vinterberg, quello andato a Erik Messerschmidt per la fotografia di Mank (il grande deluso: due Oscar vinti, compreso quello per la scenografia, su dieci nomination) e quello come miglior film d’animazione a Soul.
Infine, gli Oscar 2021 hanno dato un’ulteriore conferma e un nuovo record, anche se in negativo: Glenn Close, nominata quest’anno come attrice non protagonista per Elegia americana, ha stabilito il record di ben otto candidature andate a vuoto. Siamo ormai sicuri che vincerà prima l’Oscar alla carriera…
Sorprese e delusioni, dunque. Ma l’edizione di quest’anno degli Oscar ha dato dimostrazione che il cinema c’è e, nonostante il Covid-19, milioni di persone anelano di poter tornare a godersi la magia del grande schermo. Magari gustandosi proprio un film fresco di statuetta.
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